domenica 29 settembre 2013

Poichè sono stato sempre una persona vera in tutto questo massacro sulla mia persona e in particolare sul massacro della mia onesta carriera da poliziotto penitenziario, vi documento l'archiviazione da parte del GIP che momentaneamente non la voglio commentare, tranne.......



In tre punto dove voi stessi potete visionare tramite documentazione di Procura che ero nei termini di legge.
1) Il Gip scrive: "Tutte queste condotte, anche qualora si volesse ipotizzare la sussistenza di tutti gli elementi costitutivi del reato per cui si procede (art. 323 c.p.) risultano estinte per decorso del tempo, Invero si tratta di tutte condotte compiute in anni comunque precedenti al termine del 2007.
La disciplina della prescrizione contenuta nel codice penale non rende ulteriori considerazioni sul tema.
2) Il Gip scrive: "E lo stesso opponente che, con lealtà, nel suo atto di opposizione riconosce che non vi è certezza che le sue lettere e, in particolare la raccomandata del 4 dicembre del 2008 sia giunta nella effettiva conoscenza dell'allora Capo del Dipartimento".  

La mia opposizione al Gip.


E normale che il denunciate comunichi con lealtà all'Autorità Giudiziaria quello che ha denunciato (il  denunciate ha documentato al Pm e al Gip che ha inviato raccomandata A/R e che è stata ricevuta dall'Amministrazione del Dipartimento della Polizia Penitenziaria di Roma).


Spetta all'Autorità Giudiziaria accertare tramite indagini chi abbia ricevuto la raccomandata A/R  al Dipartimento della Polizia Penitenziaria per conto del Capo del Dipartimento Dott. Ionta, solo cosi si può risalire se in effetti il Dott. Ionta era ha conoscenza della mia raccomandata, anche perchè, le indagine come mi hanno insegnato nella mia carriera da poliziotto ponitenziario servono a punto per questo per accertare eventuale responsabilita in merito anche di terzi, visto che trattasi di una Amministrazione delle Forze dell'Ordine dello Stato.


3) Nell'opposizione scrivo ancore  una volta al Gip: "Signor Giudice tutto questo mio calvario è cominciato per volere svolgere il mio lavoro come da regolamento. Nessuno può entrare con il telefonino all'interno del carcere tranne il Magistrato per ragione d'ufficio. Ebbene io volevo fare rispettare proprio questo, La invito ancora quindi a guardare come contro legge il Direttore e il Comandate all'epoca dei fatti, autorizzavano, dopo il mio turno di servizio, l'ingresso di persone  in deroga al regolamento Ministeriale".AUCINANTE, ancora una volta queste mie affermazione documentate contro l'Ordine Ministeriale di tutti i carceri d'Italia al Gip non  interessano, tanto e vero che nelle sue "romanzine scritte" non ne parla.

Indipendetemente a questo, guardate la documentazione di Procura  e il percorso delle mie denunce presentate nello stesso luogo nell'anno 2007.

Come si evince dagli atti di Procura le mie denunce li ho presentanti nei confronti delle persone menzionate dal Gip (escluso il Dott. Ionta) nell'anno 2007 tutte iscritte a mod 45.

Il Pm (che ho cancellato il cognome per rispetto del suo lavoro) dopo anni delle sue indagini alcune denuncie li aveva passati dal Mod 45 al Mod. 21 contenenti reati penali.
Con una scusa direi "banale", le mie denunce vengono sottratti al Pm che aveva effettuato le indagine e che aveva visto dei reati penali nei confronti del mie ex funzionari assegnandoli ad un'altro PM in missione da poco tempo alla Procura di Trapani.
Il Pm nell'arco di due mesi chiede l'archiviazione di tutte le mie denunce compreso le denunce che aveva trattato il suo collega che da mod 45 dopo  due anni di  indagine li aveva passati al Mod 21 contenente reati penali. (praticamente il Pm precedente  NON SOLO NON ERA STATO CREDUTO da suo collega Pm ma lo Stesso aveva sprecato due anni del suo lavoro (INDAGINI) per niente)
IL PARADOSSO DEL PM CHE SI SENTE SUPERIORE DEL SUO COLLEGA PM CHE AVEVA SVOLTO DUE ANNI DI INDAGINI SULLE MIE DENUNCE: Lo stesso Pm nella fretta di archiviare le mie denunce dimentica QUARDA CASO di archiviare un reato penale (479) che aveva visto il suo collega nei confronti del mio ex Funzionario. (Il Pm che aveva fatto le indagini per due anni sulle mie denunce è un Procuratore della Repubblica Antimafia)

 In questa foto nel cartello davanti la Procura e il Tribunale di Trapani vi è scritto: " ATTENZIONE - ATTENZIONE CERCO DISPERATAMENTE ALLA PROCURA DI TRAPANI IL REATO PENALE 479, IL PM MONTI LO HA LASCIATO IN GIRO NEI VARI UFFICI".
Lascio a Voi le considerazione se oggi debba accettare i tempi di prescrizioni della legge visto le scorrettezze del Pm MONTI.

sabato 7 settembre 2013

GLI ARTICOLI 21 E 27 DELLA COSTITUZIONI SONO CHIARISSIMI PER TUTTI I CITTADINI, I MIEI EX SUPERIORI Direttore Francesca Vazzana e Comandante La Torre Giuseppe DEL CARCERE DI TRAPANI LI VIOLAVANO SULLA MIA PERSONA, NESSUNO E DICO NESSUNO DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA, DELLA MAGISTRATURA E DELLE ISTITUZIONI E' INTERVENUTO IN MERITO, PERCHE'?????:

L'Articolo 21 della Costituzione dice: " Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione".

Io ero un rappresentate del sindacato CGIL al carcere di Trapani, per esprimere il mio pensiero alla riunione sindacale con la parte Amministrativa, guardate cosa ha fatto il mio ex Funzionario.

L'indomani della riunione sindacale con abuso d'Autorità e di potere violando l'art. 21 della costituzione mi invia a visita medica (tipo TSO) per comportamenti anomali, ora guardate i miei "comportamenti anomali" alla riunione sindacale.
Il mio ex Funzionari rivolgendosi al mio rappresentate sindacale mi prende per PAZZO INCAPACE DI INTENDERE E DI VOLERE davanti tutti gli altri rappresentati sindacali.


L'Art. 27 della Costituzione dice: " La responsabilità penale è personale.
L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva"

I miei ex Funzionari mi disminuivono la mia classifica annua scrivendo cheprocedimenti penali in corso con gli stessi.
L'ex mio Direttore scrive: "Si conferma il giudizio complessivo del Comandante di Reparto con l'ulteriore variazione avendo riscontrato la condotta in più occasioni e il persistere da parte del medesimo pur facendo rilevare la inopportunità e la violazione di regole di deontologie professionali".
In questa fase il Direttore non mi poteva togliere 4 punti come decreto legislativo 433 artt, 45 e 48 della legge 395/90.
Come si evince dlla documentazione della Procura di Trapani NON mi risuta nessun procedimento penale con il mio ex Direttore del Carcere di Trapani e NON avevo nessun procedimento disciplinare con gli stessi Funzionari.
L'unico procedimento penale che mi risultava in quella data era con il mio ex Comandate del carcere di Trapani, guardate il giudizio del Giudice dopo 4 anni di processo.

Nel 2008 vengo assolto dall'unico procedimento penale che avevo con il mio ex Comandate.

NESSUNO E DICO NESSUNO DELLA GIUSTIZIA E DELLE ISTITUZIONI HANNO VISTO QUESTE VIOLAZIONI DEGLI ARTT. 21 E 27 DELLA COSTITUZIONE SULLA MIA PERSONA, COME NON HANNO VISTO IL FALSO SCRITTO DAL MIO EX DIRETTORE DOCUMENTATO CON ATTI DELLA PROCURA DOVE NON MI RISULTA NESSUN PROCEDIMENTO PENALE CON LO STESSO IN QUELLA DATA.
Guardate sotto IL PARADOSSO.

AGGHIACCIANTE! Pur di nascondere i miei ex Funzionari del carcere di Trapani NON hanno fatto fede a quello che aveva inviato il Presidente della Repubblica.

Questa è la risposta sui miei esposti da parte del Segretario del Presidente della Repubblica. (Contenuto: "Gentile signor Picone, in relazione alla nota inviata al Presidente della Repubblica, devo purtroppo comunicarLe che il Capo dello Stato non dispone, in base il dettato costituzionale, di alcun strumento di intervento sulla questione rappresentata e che non risulta possibile compiere in questa sede una valutazione del fatti da lei evidenziati.
Posso comunque assicurare che questo Ufficio ha sottoposto il problema all'attenzione del Ministero della Giustizia. Spiacente di non poterLe dare una risposta diversa, voglia gradire i migliori saluti").

Il Segretario del Presidente della Repubblica aveva demandato il problema al Ministero della Giustizia, comesi envince dalla documentazione il Ministero della Giustizia lo ha trasmesso al Dipartimento dell'Amministrazione della polizia penitenziaria e li hanno nascosto il problema che aveva visto il segretario del Presidente delle Repubblica.. 
 SCONVOLGENTE  E ABERRANTE.

giovedì 5 settembre 2013

ISTITUZIONI "FORSE" AVETE DIMENTICATO QUELLO CHE AVETE GIURATO SULL'ART.. 93 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. "IL PAZZO" da otto anni continua a cercare quello Stato che ha onorato nella sua carriera, 27 anni di servizio da Poliziotto Penitenziario medaglia di bronzo e d'oro. " IL PAZZO" ha documenteto con atti tutto quello che aveva subito, all'Aministrazione della Polizia Penitenziaria datore del suo lavoro, alla Magistratura e 4 Ministri della Giustizia, fino oggi NESSUNO vuole intervenire in merito, PERCHE'???. Firmato "IL PAZZO".




E IO SAREI IL "PAZZO"???. Guardate sotto.
A maggio del 2006 vengo congedato per patologia psichiatrica, diagnosi: "Discontrollo degli impulsi con insadattabilità ed oppositività  in soggetto con pregresse note d'ansia".


A luglio del 2010  mentre manifestavo nella mia città di Trapani, vengo sottoposto a visita Psichiatrica obbligatoria, diagnosi: " Non necessita di trattamento psichiatrico urgente".

Nel marzo del 2013 su una mia richiesta vengo visitato dal Centro Salute Mentale, diagnosi "Non necessita in atto di assumere alcuna Psicofarmacoterapia". (pubblicherò anche questo certificato medico).

Quando gli Ordini Ministeriali per il tuoi Funzionari scorretti non sono uguali per tutti ti portano al MASSACRO DELLA CARRIERA.


27 anni di servizio, una medaglia d'oro e una di bronzo. Eppure non fa più parte del corpo della Polizia Penitenziaria.
È l'amara storia di Giuseppe Picone, 54 anni, iniziata nel 2004 quando era uno degli agenti nel carcere di Trapani. A suo dire tutti i suoi problemi iniziano quando si oppone ad una  pratica illegale: l'introduzione di cellulari all'interno dell'istituto di pena con la complicità di alcuni suoi superiori.
CONFINE INVALICABILE - "C'è un ordine di servizio emesso dal Ministero della Giustizia che vale in tutte le carceri italiane - racconta Giuseppe ad Affari -  io ero addetto alla portineria e non potevo far entrare nessun civile, anche perché c'era il rischio che potesse incontrare casualmente un detenuto.
Mi sono quindi opposto alla ripetuta richiesta di un geometra che sosteneva di poter entrare per alcuni lavori che si stavano svolgendo all'interno del penitenziario. Quella persona doveva essere accompagnata da un collega e fatta passare dalle mura esterne. Invece grazie all'intervento del direttore e di altri superiori i suoi passaggi furono permessi nonostante il geometra avesse con se cellulare e computer portatile. L'ordine di servizio ministeriale è molto chiaro: solo un magistrato potrebbe entrare con un telefonino. Mi accorsi quindi di essermi imbattuto nell'ingresso incontrollato e illegale di cellulari. Quando mi sono accorto di quanto accadeva ho cercato di bloccare questa attività che rappresenta un reato penale e da quel momento ho iniziato a subire abusi d'ufficio, violazioni di legge e molte angherie".
MESSO ALLA PORTA - Dopo aver raccontato l'episodio durante un'assemblea sindacale lo stesso superiore che aveva autorizzato l'ingresso del geometra lo sospende per farlo sottoporre ad alcuni test psichiatrici. Viene considerato idoneo e rientra al lavoro per un incarico ottenuto dopo aver vinto un concorso interno. Scopre invece che quel posto era già stato assegnato. Preso dalla rabbia e piuttosto abbattuto si chiude dentro una stanza. "È il pretesto  - continua Giuseppe - che serve ai miei superiori per giustificare un mio stato mentale alterato. Mi sottopongono a nuove visite psichiatriche al termine delle quali vengo congedato per patologia psichiatrica. Ho tentato di documentare quello che mi stava accadendo al Dipartimento della Polizia Penitenziaria di Roma ma non è successo niente. Per le mie accuse sono stato a mia volta denunciato dal mio ex Comandante. Mentre ero ancora in servizio fui anche interrogato senza la presenza di un avvocato: al legale d'ufficio il mandato di nomina venne notificato ben sei giorni dopo la mia audizione".
MURO DI GOMMA - Sempre più scoraggiato forse esagera nelle sue esternazioni di protesta, soprattutto nei confronti della magistratura. Lo stesso questore lo ammonisce perché alcuni magistrati si sentono minacciati dal tenore delle sue proteste. La sua abitazione viene addirittura perquisita. Vedendo una giustizia impermeabile alle sue gravi accuse denuncia a Caltanissetta i procuratori di Trapani. Vengono anche presentati alcuni esposti al Csm, tutti archiviati. Si incatena numerose volte, anche davanti a Montecitorio. Non sa darsi pace: si sente vittima di un complotto per aver denunciato uno strano ingresso di persone e cellulari. Mentre le sue accuse sono cadute nel vuoto, la denuncia di un suo ex funzionario ha portato ad una condanna per molestie: "dichiarò di avere visto i miei occhi aggressivi, rancorosi e minacciosi nei confronti della sua persona, davanti un mercato ortofrutticolo durante una festa della Polizia. Sono stato rinviato a giudizio. Nonostante abbia documentato al giudice quanto subito da quella persona (abuso d'ufficio, violazioni di legge, ecc.) sono stato condannato per molestie, perché durante le mie manifestazioni documentavo al pubblico quello che mi era capitato. Tutto questo è allucinate, sono stato punito due volte, prima dal mio ex che ha abusato e violato le leggi, poi dal giudice. Praticamente ho rovinato la mia vita, la mia famiglia e la mia fedina penale perché esponevo quello che avevo subito dai miei ex superiori. Io non vivo e non vive serenamente la mia splendida famiglia. Non ho fatto mai del male ha nessuno, nella mia carriera di poliziotto penitenziario  ho salvato la vita di detenuti che cercavano in tutti i modi di togliersela, ho rischiato esponendomi in prima persona per farli ricoverare quando dicevano di non stare bene.  Di questo ne vado fiero perché l'ho fatto con onore e dignità".

Questo è l'Ordine Ministeriale che vi è in Tutti carceri d'Italia. Il mio ex Direttore, il Comandante ecc. ecc. del carcere di Trapani facevano entrare 2 civili con il telefonino portatile tutti i giorni
Cosa avviene da parte dell'Autorità Giudiziaria  a chi fa entrare telefonini in carcere.
Questo è l'Ordine di servizio sulla mia persona, pur essendo Assistente capo del Carcere di Trapani non mi fanno entrare al tal punto di non farmi fare i miei bisogni fisiologici per ben otto ore, li ho dovuti fare dentro un bottiglia di plastica dopo otto ore. (Tutti hanno rispettato questo ordine di servizio, nessuno tranne me rispettava l'ordine di servizio Ministeriale sul divieto di fare entrare telefonini in carcere).

mercoledì 4 settembre 2013

Tutti sapevano che il mio ex Funzionario Vazzana con abuso d'ufficio e di potere contro il regolamento interno e contro l'art. 21 della Costituzione stava abusando sulla mia persona.

Alla prima occasione i miei ex Funzionari incomincino con il loro abusi di potere sulla mia persona contro i regolamenti interni e contro l'art. 21 della Costituzione.
Poiché ero un sindacalista della CGIL, in riunione sindacale con l'Amministrazione del carcere di Trapani Direttore e Comandante visto l'ordine del giorno sulla rotazione dei posti di servizio da parte del personale esprimevo il mio pensiero affermando che vi era del personale (4 unità) che espletavano servizio all'ufficio servizi senza che nessuno dei 4 risultassero vincitori d'interpello di quel luogo, mentre personale come la mia persona pure essendo vincitore d'interpello dell'ufficio servizi non poteva effettuare servizio in quel luogo.
La riunione sindacale è avvenuta il 09/11/2004, io risulto vincitore d'inetrpello per fare servizio all'ufficio servizi dal 22/11/2000 (4 anni), preciso già dalla data che risulto vincitore nell'ufficio vi erano 4 miei colleghi che facevano servizio non essendo vincitori di quel luogo.
I miei Superiori non mi hanno  mai permesso da vincitore d'interpello di  fare servizio in quel luogo, come si evince dalle firme sia del Direttore e sia dai rappresentanti sindacali, tutti sono ha conoscenza che successivamente dovevo espletare servizio presso l'ufficio servizi, nessuno di loro confermava quello che avevo detto in riunione sindacale  se corrispondeva alla verità.(Guardate con i vostri occhi il link che vi è qui sotto),

Il Comandante immediatamente lascia la riunione sindacale, il Direttore dice al mio collega della CGIL che la colpa è sua perché ha portato "IL PAZZO INCAPACE DI INTENDERE E VOLERE" rivolto sulla mia persona che in quel momento ero fuori la stanza, dopodiché,  butta le carte in aria e lascia la riunione sindacale, ma la cosa vergognosa che vi rappresento, l'indomani il Direttore con provvedimento protocollato per iscritto, mi invia a visita medica dentro il carcere per comportamenti anomali alla riunione sindacale del giorno precedente, questo è abuso d'ufficio e di potere, questo è contro il regolamento interno e contro l'arti 21 della Costituzione, tutto sulla mia persona.
(Guardate con i vostri occhi il link che vi è qui sotto, successivamente vi documenterò il seguito)
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CGIL come fate a non provare VERGOGNA.

I miei ex Funzionari  del carcere di Trapani hanno tolto l'articolo 21 della Costituzione, se in riunione sindacale dici la verità, ti prendono per un pazzo incapace di intendere e di volere e l'indomani ti inviano a visita medica obbligatoria contro le regole esistenti.

Nel 2004 ero un sindacalsta locale della CGIL della polizia pentnziaria del carcere di Trapani, guardate cosa è successo alla riunione sindacale per cui l'indomani ho dovuto fare due visite mediche addirittura dentro il carcere di Trapani CONTRO i sani principi dell'articolo 21 della Costituzione.

Questo provvedimento è l'abuso di potere della Direttrice Francesca VAZZANA CONTRO i sani principi dell'articolo 21 della Costituzione.

Come si evince in questa foto decido di espletare la visita medica dal Medico del Lavoro che si trovava dentro il carcere, diagnosi: IDONEO ALLA MANSIONE SPECIFICA.
Dichiarazione spontanea dell'Ispettore dopo che già avevo effettuato la visita medica dal Medico del Lavoro..
SECONDA visita medica nella stessa giornata del 10 novembre 2004, diagnosi: Stato ansioso ed invio all'Ospedale Militare di Palermo.
Dopo aver espletato all'Ospedale Militare di Palermo visita Psichiatra, Piscicolgia e 500 test, rientro in data 22 dicembre 2004 in servizio.


Il sindacato dopo un breve processo dinanzi il Giudice del Lavoro, dichiarano allo stesso Giudice di riprendere le contrattazioni sindacali con i miei ex Funzionari gel carcere di Trapani e mi abbandonono al MASSACRO della mia carriera di poliziotto penitenziario.
Da questa sentenza datata 11 gennaio 2005, il sindacato CGIL non esiste più per tutelare la mia persona nel mio lavoro.

TANTO E' VERO, l'indomani della sentenza e precisamente il 12 gennaio 2005, il Comandante Giuseppe LA TORRE da Psichiatra NON di sua competenza, mi invia di nuovo dentro il carcere a visita medica.

Come si evince da questa foto, visita medica ed invio di nuovo all'Ospedale Militare di Palermo. Quarda caso, dallo stesso Medico che già avevo smentito con il mio rientro in servizio il 22 dicembre 2004, il Medico nel certificato medico oltre la diagnosi scrive: SI BARRICAVA in una stanza della caserma


Come si evice da queste dichiarazioni dei miei colleghi NON è vero che mi sono barricato in una stanza della caserma ma mi sono chiuso con la mia chiave.


 
La CGIL ha conoscenza di tutto ciò, dalla data del 12 gennaio 2005 mi abbandona al MASSACRO TOTALE della mia carriera senza nessuna loro nota in merito, però, guarda caso, per più di un anno e precisamente fino alla data del 30 maggio 2006 (ultima mia busta paga) mensilmente si prendono la quota mensile sulla mia busta paga.
 

VERGOGNA OMERTOSI  MALEDETTI !!!

Quando il "potere" sporco dei mie ex Funzionari del carcere di Trapani facevano quello che volevano sulla mia persona.

E' stato peggio di un TSO la visita medica obbligatoria imposta sulla mia persona con abuso di autorità e dei regolamenti da parte dell'ex Direttore Vazzana del carcere di Trapani.
Poiché  nella stessa giornata dentro il carcere vi era il Medico del Lavoro mi sono fatto visitare dallo stesso, diagnosi: idoneo alle mansioni specifica.
Uscivo dalla stanza del medico del Lavoro, vi era un mio ex Ispettore che mi aspettava, lo stesso mi chiedeva se avevo espletato la visita medica come ordine per iscritto dal Direttore, rispondevo al l'Ispettore che avevo   effettuato la visita medica presso il Medico del lavoro e che ero idoneo al servizio.
L'Ispettore mi rispondeva che lui aveva avuto ordine dal Comandate che mi doveva portare dal medico Barbata sempre dentro il carcere, rispondevo all'Ispettore, sia il Medico del Lavoro e sia il Medico Barbata sono  la stessa cosa visto che entrambi sono medici generici.
L'ispettore mi ribadiva che aveva avuto quell'ordine di portarmi dal medico Balbata e se eventualmente gli chiedevo dichiarazione per iscritto me l'avrebbe rilasciata.
Giunti dal Medico Barbata, nella stessa mattinata espleto la seconda visita medica cosi come aveva ordinato il Comandante all'Ispettore,  il medico Barbata dopo avermi visitato, diagnosi: Tachicardia e regime pressorio instabile da stato d'ansia e mi invia all'Ospedale Militare di Palermo. 
Praticamente il Medico del Lavoro dopo avermi visitato non trova niente di anormale sulla mia persona, il secondo medico indicato dal Comandante e dal Direttore dopo avermi visitato trova dei problemi di salute sulla mia persona. (nei prossimi giorni pubblicherò il proseguo).
Vengo inviato all'Ospedale Militare di Palermo, dopo aver fatto tutte le visite mediche Psichiatriche e Psicologici, la Commissione Ospedaliera di Palermo dopo 40 giorni mi fa IDONEO AL SERVIZIO.
PENSAVO che con i miei ex Funzionari sarebbe finita li, invece è cominciato sulla mia persona da parte loro un vero e proprio MASSACRO SENZA FINE..

Ormai i miei ex Funzionari del carcere di Trapani avevano deciso sulla mia persona, mi dovevano MASSACRARE IN QUALSIASI MODO VIOLANDO ANCHE LE REGOLE MINISTERIALI, L'IMPORTANTE CHE VENIVO MASSACRATO.

Rientro in servizio il 22 dicembre del 2004, non mi trovo più nel mio posto di servizio (magazzino vestiario agenti) chiedo al Comandante la motivazione perchè ero stato tolto dal posto che occupavo, lo stesso mi rispondeva che mi dovevo attenere al Mod 14 (dove al personale viene scritto il posto di servizio) mi disminuivano la mia anzianità di servizio con personale meno anzino di me, ho chiesto al mio collega dell'uffici servizi di non disminuire la mia anzinità di servizio con personale meno anziano, per questo, il mio collega presentava una relazione di servizio contro di me al Comandante.
Non era vero niente di quello che aveva scritto il collega sulla mia persona , anchè perchè, in quel momento vi era presente all'uffici servizi un mio collega che mi ha rilasciato dichiarazione spontanea per quello che avvenuto in quell'ufficio.
Nella stessa giornata che il mio collega fa relazione di servizio contro di me, il Comandante e il Direttore mi punisconodandomi una CENSURA contro il Decreto Legislativo 449/92 art. 10 punto 3.

L'indomani il Comandante mi chiama nel suo ufficio e mi contesta rapporto disciplinare contro nil Deccreto Degislativo 449/92
Il Decreto Legislativo 449/92  è chiarissimo, contesta una infrazione disciplinari un Superiore all'atto che l'hai commessa, visto la relazione di servizio che era un mio pari grado (assistente capo) e non era un mio Superiore in quel momento e visto il punto 3 del Decreto Legislativo, il Comandante e il Direttore non solo non mi dovevano giudicare nella stessa giornata con la punizione, ma il Comandante non mi potevano l'indomani contestare l'infrazione disciplinare, potevano solo chiedermi relazione di servizio per come sono andati i fatti all'uffici servizi con il mio collega che aveva relazionato contro di me, per poi valutare eventuale rapporto disciplinare per la persona che aveva fatto eventuale infrazione.
Il MASSACRO sulla mia persona continua nella prossima pubblicazione.