martedì 24 marzo 2015

10 ANNI DELLA MIA VITA BRUCIANO PER LA VERITÀ!

IL MONDO GUARDA (THE WORLD LOOKS)

Questa e-mail e le mie telefonate nelle segreterie del Ministro e del Sottosegretario fino ad oggi 21 maggio 2015 non mi sono servite a nulla !
da:Giuseppe Piconepikeni.picone@gmail.com
a:segreteria.ministro@giustizia.it,
segreteria.manzione@interno.it,
"matteo@governo.it" <matteo@governo.it>
data:13 aprile 2015 07:53
oggetto:Non è colpa mia se ho amato è amo la Democrazia, Legalità e la Giustizia.
Signor Ministro della Giustizia Orlando, Signor Sottosegretario del Ministero dell'Interno Manzione e per conoscenza Signor Presidente del Consiglio Renzi. 
Sono Giuseppe Picone l'ex Assistente Capo della Polizia Penitenziaria del carcere di Trapani. 
Autorità, sono passati quasi due mesi da quando al Senato il Signor Sottosegretario Manzione in buonafede ha letto sulla mia persona  le informazioni inesatte inviate dal Dipartimento dell'Amministrazione della Polizia Penitenziaria.

Autorità, visto al Senato da parte del Signor Senatore Vincenzo Maurizio Santangelo la disponibilità a collaborare  con le Signorie Vostre, mi aspettavo un Vostro intervento di Stato in merito, purtroppo, ancora oggi non ho avuto un Vostro riscontro neanche sulle e-mail che Vi ho inviato.

Questo è il contenuto che questa mattina ho pubblicato nel web:

"DIPARTIMENTO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA DI ROMA!
Io senza nessun potere da ex poliziotto penitenziario, NON mi nascondo e NON diffamo (art. 595, codice penale) le persone cosi come avete fatto VOI con le vostre informazioni inesatte sulla mia persona inviate al Senato.
Ministro della Giustizia Orlando e Sottosegretario del Ministero dell'Interno Manzione Voi ti tutto ciò che ne pensate?????.
Chiunque guarda all'interno del blog la mia documentazione, capirà che sono una persona piccola senza potere ma nel contesto sono una persona vera".
http://gepico.blogspot.com/2015/03/aula-del-senato-19-febbraio-2015.html?spref=fb 
All'interno del blogspot troverete la documentazione in merito.

Autorità, visto che i termini di Legge me lo permettono, io rimango fiducioso in un Vostro riscontro in merito.

Vi ringrazio.

NB: La presente e-mail verrà pubblicata nel mio blog

In fede, firmato Giuseppe Picone.

AULA DEL SENATO 19 FEBBRAIO 2015

Questo è il testo dell'interrogazione n. 3-01126 sul sito del Senato:

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=794719

Questa è la risposta: 

LA LETTURA DEL DOTT. MANZIONE SOTTOSEGRETARIO DI STATO PER L'INTERNO 
Da me documentata.
Il Dott. Manzione legge: Signora Presidente, in risposta al senatore Santangelo, premetto che sulla vicenda descritta in interrogazione sono stati richiesti i necessari elementi informativi al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria.
Dall'istruttoria compiuta, risulta che all'epoca dei fatti menzionati nell'atto ispettivo l'ex agente di Polizia penitenziaria Giuseppe Picone prestava servizio presso l'istituto penitenziario di Trapani. 


In data 11 giugno 2004, nel corso della normale attività di controllo presso la seconda portineria del reparto carcerario cui era stato destinato, l'assistente Picone veniva avvicinato dal responsabile dei lavori di ristrutturazione della sezione giudiziaria, nella persona del geometra Leo Massimo, e da questi richiesto di accedere al predetto reparto - temporaneamente chiuso per i lavori manutentivi in corso - accompagnato da un appartenente al Corpo di Polizia penitenziaria e munito di computerportatile e telefonino, in quanto strumenti necessari per l'espletamento del suo incarico. A quella richiesta il Picone opponeva il proprio rifiuto, motivandolo in ragione dell'ordine di servizio n. 175 del 24 giugno 2000 che sancisce
Il Dott. Manzione legge: «il divieto assoluto di introdurre i telefonini cellulari oltre la prima portineria, eccezion fatta per i magistrati che accedono in istituto per ragioni del proprio ufficio».
La mia versione documentata: La prima volta che il geometra si presenta nel mio posto di servizio e cioè alla 2 porta del carcere di Trapani, prima della data dell'11 giugno 2004, il quale pretendeva di entrare dalla 2° porta per raggiungere il reparto dei lavori, lo facevo accompagnare da un mio collega dalla parte esterna da dove entravano i muratori della stessa ditta.
In un altra giornata che io mi trovavo di servizio alla 2° porta, mi si ripresentava il geometra per andare nel reparto dei lavori, al mio diniego, poiché non vi era nessuna autorizzazione di entrare dalla 2° porta, il geometra mi diceva: "E' solo lei che non mi fa entrare dalla 2° Porta", pertanto, mi chiedeva che voleva parlare con il Comandante LA TORRE, per tutto ciò, chiamavo il Sorvegliante Fragale Salvatore, il quale visto che alla 2° porta non vi era nessuna autorizzazione per entrare il geometra, il Sorvegliante Fragale provvedeva tramite un mio collega a far accompagnare il geometra dalla parte esterna da dove entravano tutti i muratori della stessa ditta.
Nella stessa giornata e cioè prima dell'11 giugno 2004, sia io e sia il Sorvegliante Fragale non sapevamo niente che il geometra entrava già dalla 1° porta con il telefonino e il computer CONTRO l'ordine di servizio n° 175 del 24 giugno 2000.
Quindi nella stessa giornata e dopo il mio turno di servizio ne sono venuto ha conoscenza tramite una richiesta fatta della ditta al Direttore VAZZANA che vi era solo alla 1° porta e che era all'oscuro del restante personale del carcere, visto che alla 1° porta faceva servizio sempre lo stesso personale circa 10 unità su 350, immediatamente a questo, sono andato dal Comandante Giuseppe LA TORRE facendogli presente che il geometra entrava all'interno del carcere con i suddetti oggetti non consentiti come ordine di servizio 175, il Comandante La Torre mi rispondeva che io mi dovevo attenere solo al mio posto di servizio, allo stesso Comandante ribadivo che se io mi trovavo in servizio sia alla 1° porta e sia alla 2° porta non l'avrei fatto entrare il geometra con quegli oggetti non consentiti.

Tanto è vero, come mia nota scritta al Vice Capo del Dipartimento il 28 settembre 2006, l'11 giugno 2004, all'inizio del mio turno di servizio 6:30/12:40, rappresentavo all'Ispettore Ciaramella di Sorveglianza Generale che se si presentava il geometra non lo facevo entrare dalla 2° porta, sia perché non vi era nessuna autorizzazione per entrare dalla 2°porta e sia perché aveva con se  un telefonino e computer portatile CONTRO l'ordine di servizio n° 175, lo stesso Sorvegliante Ciaramella mi ordinava di attenermi all'ordine di servizio n° 175 sopracitato e di fare accompagnare da un mio collega il geometra dalla parte esterna da dove entravano tutti i muratori della stessa ditta, cosi come aveva fatto precedentemente il Sorvegliante Fragale. 
Il Dott. Manzione legge: Per dirimere il contrasto giungeva sul posto l'allora direttore dell'istituto, dottoressa Vazzana, accompagnata dal comandante del reparto, la quale provvedeva ad impartire verbalmente l'ordine al Picone di fare entrare il geometra, autorizzando contestualmente l'ingresso in reparto delle predette dotazioni strumentali. 
La mia versione documentata: Non è cosi, la mattina dell'11 giugno 2004, verso le 8:30 si presenta alla 2° porta il geometra per andare nel reparto dei lavori, chiedo ad un mio collega di accompagnare il geometra dalla parte esterna, lo stesso si rifiuta di raggiungere i lavori dalla parte esterna. In quel frangente, entra alla 2° porta il Direttore, il geometra la salutava dicendogli che io non lo volevo fare entrare dalla 2° porta, il Direttore VAZZANA mi faceva segno di fare passare il geometra dalla 2°porta, mi rifiuto a quell'ordine verbale, al mio rifiuto il Direttore se ne saliva nella sala convegno (Bar).
Tanto è vero, come dichiarazione del Sovrintendente D'asta, io per attenermi all'ordine di servizio 175 sopracitato, per il Direttore FRANCESCA VAZZANA ero e  sono rimasto un TESTA DI CAZZO.
Il Dott. Manzione legge: Nonostante l'ordine verbale, il Picone reiterava il proprio comportamento ostativo, richiamando nuovamente i contenuti dell'ordine di servizio n. 175 del 24 giugno 2000 che, a suo dire, non ammetteva eccezioni. 
La mia versione documentata: No a mio dire, ma a dire dell'ordine di servizio n° 175 del 24 giugno 2004, che recitava: Il divieto assoluto di introdurre telefonini cellulari oltre la 1° porta, eccezione fatta per i Magistrati che accedono in Istituto per ragioni del proprio ufficio.


Questo passaggio è avvenuto con il Comandante di quella giornata, tra l'altro, io alla 2° porta dovevo perquisire con metal detector tutte le persone che entravano dalla 2° porta compreso il personale Amministrativo, pertanto, oltre  gli oggetti che aveva il geometra  che erano contro l'ordine di servizio 175, il geometra non poteva entrare dalla 2° porta perché il metal detector suonava, tanto è vero, il Comandate nel ribadirmi l'ordine di fare entrare il geometra con telefonino e computer non mi faceva perquisire il geometra come da ordine di servizio.
Il Dott. Manzione legge: Nella stessa giornata il comandante di reparto provvedeva a comunicare per iscritto l'ordine impartito verbalmente, affiancando allo stesso una conforme disposizione di servizio, controfirmata dal direttore. 
La mia versione documentata: Questa disposizione di servizio contro l'ordine di servizio n° 175 è avvenuta dopo il mio turno di servizio è cioè dopo le ore 12:40 dell'11/06/2004, so pure il nominativo del collega che ha ricevuto questa disposizione di servizio.
In tutto questo contesto, preciso un particolare sconvolgente per chi indossa una divisa e per chi legge, il Direttore VAZZANA, il Comandante LA TORRE e il Comandante della giornata dell'11 giugno 2004 hanno creato tutto questo SCEMPIO, solo per evitare un cammino minore di 50 metri al geometra, a LORO non interessava niente se il geometra dalla 2° porta casualmente veniva in contatto con i detenuti, l'importante che il geometra evitava i 50 metri di cammino in più dalla parte esterna da dove entravano tutti i muratori della stessa ditta. 
Ora vi documento come rispettavano alla precisione un ordine di servizio sulla mia persona pur essendo un Assistente Capo del carcere di Trapani, al tal punto, di non farmi fare i miei bisogni fisiologici in un bagno che si trovava a cinque metri dalla sala d'aspetto dello stesso carcere, ho dovuto fare i miei bisogni fisiologici dentro una bottiglia di plastica di due litri dopo OTTO ore che chiedevo di andare il bagno.
Ora vi documento cosa ha fatto il Direttore VAZZANA per io entrare un solo giorno all'interno del carcere di Trapani CONTRO l'ordine di servizio sopracitato. 
Il Direttore VAZZANA scrive a parziale modifica dell'ordine di servizio n°9 del 24/02/2005
Riflessione:Perché il Direttore VAZZANA nella disposizione di servizio dove autorizzava tutti i giorni il geometra  ad entrare con il telefonino e un computer NON HA SCRITTO a parziale modifica dell'ordine di servizio n° 175 del 24/06/2000 VISTO che gli ordini di servizio sono per tutti uguali?????. 
Il Dott. Manzione legge: Questa, dunque, la ricostruzione dei fatti, come acclarata all'esito degli accertamenti espletati.
La mia versione documentata: Gli accertamenti per tutto ciò, dovevano essere espletati dal Funzionario Giacinto Siciliano come Attività Ispettiva comandata da DAP il loco, come da me verbalizzati e inviati al Vice Capo del DAP.
Questo verbale tra le altri allegati, contiene la dichiarazione spontanea del Sorvegliante Fragale e quella del Sovrintendente D'asta, allegati 18 e 19.

e quello che ho detto al Sorvegliante Ciaramella quella mattina alle 6:30 dell'11 giugno 2004 (basta leggere sotto allegato 18), Parole riportate dallo Stesso Funzionario Siciliano nella sua relazione (basta leggere in fondo questo allegato).

Praticamente non sono mai stati sentiti dal Funzionario Siciliano il Sovrintendenti Fragale, il Sovrintenderete D'asta e l'Ispettore Ciaramella, anche perché, come relazione dal Funzionario Siciliano, lo stesso nella sua Attività Ispettiva non è mai andato al carcere di Trapani.
Il Funzionario siciliano scrive: "Alla luce di quanto emerso nel corso dell'audizione e del comportamento assunto dall'interessato non si è ritenuto, come concordato nelle vie brevi, procedere ad ulteriori accertamenti presso la C.C.di Trapani".

Sapete perché il Funzionario Siciliano non è andato al carcere di Trapani a verificare quello che avevo verbalizzato?????.
Perché il Funzionario Siciliano tra le altre cose doveva verificare come da me verbalizzato all'allegato 23, che oltre il geometra  che entrava all'interno del carcere con il telefonino vi era un'altro civile (elettricista) che entrava all'interno del carcere con il telefonino.
Praticamente al Carcere di Trapani entravano due civili con il telefonino contro l'ordine di servizio n° 175 del 24/06/2000.

Per chi indossa una divisa e per chi legge, come da notizia nel web vi documento chi è oggi il Funzionario Siciliano, un indagato inviato a giudizio.
http://www.articolotre.com/2013/07/gli-strani-trascorsi-del-direttore-
Il Dott. Mazione legge: Giova in proposito precisare che, con riferimento alla vicenda trattata, non è stata rinvenuta agli atti nessuna relazione di servizio a firma del Picone,
La mia versione documentata: E' vero in quella giornata dell'11 giugno 2004 non ho avuto la lucidità di fare relazione di servizio, ma questo non vuole dire che non ho documentato e verbalizzato come documentazione il tutto al DAP.
Il Dott. Manzione legge: né risulta che dai descritti avvenimenti dell'11 giugno 2004 per il Picone siano scaturite conseguenze disciplinari o giudiziarie, né tanto meno che, in conseguenza degli accadimenti descritti, vi sia stato un invio del medesimo alla commissione medica ospedaliera per l'accertamento delle sue condizioni psichiche. Risultano invece agli atti della competente direzione diverse segnalazioni riguardanti il Picone, indirizzate alla commissione medico-ospedaliera sia in epoca precedente alla data dell'11 giugno 2004 che in epoca successiva. 
La mia versione documentata: La prima visita medica dopo l'11 giugno del 2004, lo dovuto subire per una riunione sindacale il 10 novembre 2004 dall'Amministrazione Penitenziaria nella figura del Direttore FRANCESCA VAZZANA violando la stessa sia l'art. 21 della Costituzione "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione".
e sia violando la stessa VAZZANA l'art. 19 della Legge 395/90 (NORME DI COMPORTAMENTO POLITICO, RAPPRESENTANZE E DIRITTI SINDACALI) 
1. Gli appartenenti al colpo di Polizia Penitenziaria hanno l'esercizio dei diritti politici. civili e sindacali. 
2. Nell'esercizio delle loro funzioni gli appartenenti al corpo di Polizia penitenziaria non possono assumere comportamenti che ne compromettono l'assoluta imparzialità.
VISTO che trattasi come documentazione di riunione sindacale. 

Inoltre, in quella giornata io non sapendo  niente che il Direttore VAZZANA violava sia la Costituzione e sia la Legge sulla mia persona.

Indipendentemente a questo, decidevo di espletare la visita medica dal medico del lavoro, diagnosi: "idoneo alla mansioni specifica".
Esco dal medico del lavoro e mi trovo davanti l'Ispettore Buffa,  lo stesso mi chiedeva se avevo effettuato la visita medica, rispondevo allo stesso che ero stato fatto idoneo dal medico del Lavoro. 
Come dichiarazione dell'Ispettore Buffa, lo stesso aveva avuto ordine dal Comandante LA TORRE che mi doveva portare a visita medica dal medico dell'infermeria come indicato dal Direttore VAZZANA. (Medico generico come il Medico del Lavoro).
Seconda visita medica  sulla mia persona nella stessa giornata del 10 novembre 2004 con diagnosi diversa, il medico Barbata mi trova stato ansioso e mi invia all'Ospedale Militare di Palermo per espletare visite psichiatriche.
Vi faccio presente che io come regolamento,  per violazione della Costituzione e per violazione della Legge da parte del Direttore FRANCESCA VAZZANA, non dovevo effettuare nessuna visita medica all'interno del carcere di Trapani, indipendentemente a questo, all'Ospedale Militare di Palermo espleto tutte le visite psicologiche e psichiatrici, dopo 30 giorni rientro in servizio e precisamente il 22 dicembre 2004.
(Come mai tutte queste Autorità in indirizzo nessuno è intervenuto in merito alle violazioni della Costituzione e della Legge che avevo subito da parte del Direttore VAZZANA e ancora oggi come fa il DAP a nascondere questo gravissimo SCEMPIO????.)

Indipendentemente a questo, rientro in servizio e non mi trovo più nel mio posto di servizio Magazzino vestiario Agenti, chiedo la Motivazione al Comandante LA TORRE, lo stesso mi diceva che mi devo attenere al Mod.14 (posti di servizio), mi disminuivano la mia anzianità di servizio, per questo chiedo al mio collega dell'ufficio servizi la motivazione, lo stesso fa una relazione di servizio che io lo volevo aggredire.
Ma cose si evince dalla dichiarazione spontanea del mio collega Ruggirello che era presente, io volevo solo parlare per quello che mi stava succedendo in merito al servizio.
Nella stessa giornata vengo punito dal Direttore VAZZANA e dal Comandate LA TORRE con una cesura contro il decreto legislativo 449 art. 10.
L'indomani il Comandante LA TORRE, mi contesta rapporto disciplinare dove ero già stato giudicato, VIOLANDO il decreto legislativo 449 art. 10 emanato dal Presidente della Repubblica.
Praticamente, prima di punirmi con una censura, prima di contestarmi rapporto disciplinare, visto che il mio collega non era un mio Superiore ma era un mio pari grado, il Comandante LA TORRE e il Direttore VAZZANA mi dovevano chiedere relazione di servizio in merito, per poi valutare se vi erano gli estremi da contestarmi eventuale rapporto disciplinare.
Indipendentemente a questo, chiedo al Comandante LA TORRE la motivazione del rapporto che mi sta contestando, lo stesso mi risponde che avevo avuto comportamenti anomali con il mio collega dell'ufficio servizi, praticamente le stesse parole che ha scritto il Direttore VAZZANA quando mi ha inviato a visita medica per riunione sindacale.
Inoltre, il Comandate LA TORRE scrive:" Giunti nel corridoio il Picone incomincia a gridare in una evidente crisi nervosa e rivolgendosi allo scrivente le seguenti parole "MI STATE ROVINANDO, MI STATE ROVINANDO". Notando che il suo stato psichico stava degenerando disponevo al Sottufficiale di Sorveglianza Ispettore C. ALIBERTI di farlo visitare dal sanitario di turno al fine di accertare se le sue condizioni erano tali di continuare il servizio. 
Come si evince dal certificato medico del Dott. Barbata, lo stesso medico che mi aveva inviato all'Ospedale Militare di Palermo e che avevo smentito con il mio rientro in servizio, oltre la sua diagnosi di medico non psichiatra, scrive nel certificato che io dopo la visita medica mi barricavo il una stanza  della caserma urlando.
Come si evince da questa dichiarazione spontanea del mio collega che era presente alla visita medica, il medico Barbata vede in me la sua diagnosi medica facendomi solo delle domande e misurandomi solo il pressorio, inoltre il mio collega dichiara che io nella stanza della caserma dove a vote mi cambiavo mi sono chiuso con la mia chiave.
Come si evince della dichiarazione spontanea del mio collega La Pica, nella stanza mi sono chiuso con la mia chiave, inoltre, il quella stanza non si è visto il Medico Barbata che aveva scritto nel certificato una diagnosi psichiatrica e che mi ero barricato,  in quella stanza non si è visto il Comandante LA TORRE e in quella stanza non si è visto il Direttore VAZZANA, praticamente in quella stanza in sei ore si sono visti solo i miei colleghi.
Dall'ultima di tali segnalazioni è scaturito a carico del Picone il provvedimento di dispensa dal servizio per infermità non dipendente da causa di servizio, disposto a decorrere dal 31 maggio 2006 su parere della commissione medica ospedaliera di Palermo.
La mia versione documentata: Come si evince dal verbale della Commissione Ospedaliera di Palermo, già nel 2011 mi era stata riconosciuta la causa di servizio per note d'ansia, cosi come mi è stata riconosciuta la causa di servizio dalla Commissione Ospedaliera di sopra riportata al n° 3 discontrolli degli impulsi ecc, ecc. con pregresse note d'ansia quando sono stato collocato in congedo.
Il Dott. Manzione legge: Rilevo peraltro che il Picone, nel corso della propria carriera, è stato più volte destinatario di segnalazioni causate dalle relazioni, spesso conflittuali e tese, con gli altri operatori penitenziari. 
La mia versione documentata: Per 25 anni di servizio non mi risultano nessun diverbio scritto con appartenenti della polizia penitenziaria, dopo la data dell'11 giugno mi risultano alcune relazioni con altri appartenenti della polizia penitenziaria, una di queste è stata con il mio collega dell'uffici servizi che sopra ho documentato. 
Un'altra episodio lo dichiara all'Autorità Giudiziaria il Direttore VAZZANA e cioè che io avevo avuto un comportamento aggressivo con una mia collega Ispettrice Graceffa.
Ho chiesto la copia della relazione dell' Ispotore Graceffa al Direttore VAZZANA, la stessa con raccomandata A/R mi rispondeva che ne è sprovvista e che la posso chiedere  all'A. G.
Chiedo la copia della relazione dell'isp. Graceffa all'Autorità Giudiziaria, ma come documentazione di Procura e Tribunale, il Direttore VAZZANA non l'aveva mai inviata.
Praticamente il Direttore VAZZANA per quattro anni della mia vita mi nega la relazione dell'Ispettore Graceffa, dal momento che il Direttore VAZZANA viene trasferita dal carcere di Trapani, chiedo al nuovo Direttore la copia della relazione dell'Isp. Graceffa.

Mi viene consegnata la copia della relazione dell'ispettore Graceffa, praticamente la relazione si trovava al carcere di Trapani, il Direttore VAZZANA per quattro anni me la negata scrivendo il falso che ne era sprovvista e NON è vero che avevo avuto un anomalo comportamento con la Graceffa, alla stessa avevo detto una verità,  il marito della Graceffa è il Sorvegliante Generale Ispettore Ciaramella quello che in data 11 giugno 2004 ho detto alle 6:30 del mattino che se si presentava il geometra come ordine di servizio N° 175 non lo facevo entrare dalla 2° Porta.
Il Dott. Manzione legge: Tali segnalazioni non sono mai sfociate nell'assunzione da parte dell'amministrazione di provvedimenti disciplinari a suo carico.
IO: Permettetemi di dire, quali sono questi provvedimenti disciplinari a mio carico?????.
Il Dott. Mazione legge: Per completezza segnalo che avverso i rapporti informativi degli anni 2004 e 2005 il Picone ha presentato ricorso: il primo è stato respinto nel merito, il secondo è stato respinto perché presentato fuori termine.
La mia versione documentata: Come si evince il 23 febbraio del 2004 avevo il massimo punteggio di 30 che è il massimo.



Come si evince il 10 marzo 2005, il mio punteggio da 30 passa a 23, il Direttore VAZZANA mi toglie 4 punti CONTRO il decreto legislativo n° 443 art 48 emanato dal Presidente della Repubblica.
(Organo componente alla compilazione del rapporto informativo per il personale in servizio presso gli istituti penitenziaria)

1. Il rapporto informativo, per il personale del Corpo di polizia penitenziaria, in servizio presso gli istituti penitenziari, è compilato:
a) per il personale dei ruoli degli ispettori e dei sovrintendenti, dal direttore dell'istituto, Il giudizio complessivo è espresso dal provveditore regionale;
b) per il personale dei ruoli degli assistenti e dagli agenti, dal funzionario o dall'ispettore o dal sovrintendente dal quale direttamente dipende; il giudizio complessivo è espresso dal direttore dell'istituto.

Come si evince dall'articolo 48, io essendo Assistente Capo facevo parte della lettera b), pertanto il rapporto informativo mi è stato fatto dal Comandante di Reparto, in questa fase il Direttore come si evince dall'articolo 45, può solo confermare la classifica, oppure aumentarla di due punti.


La Commissione ex art. 50 mi conferma il punteggio di 23 mi era stato dato dal Comandate e Direttore, IGNORANDO tra le altre cose, che il Direttore VAZZANA aveva VIOLATO il decreto legislativo n° 443 art.48 emanato dal Presidente della Repubblica.. 
Come si evince, il 17 marzo 2006 il mio punteggio da 23 passa al punteggio di 14, il Direttore VAZZANA ancora una volta mi toglie 5 punti contro il decreto legislativo n° 443 della Legge 395/90, motivando che con la stessa avevo procedimenti penali e disciplinari.
Come si evince dall'atto di Procura, io NON avevo nessun procedimento penale con il Direttore VAZZANA e non avevo nessun procedimento disciplinare con la stessa.
Avevo solo un procedimento penale in corso con il Comandante LA TORRE.
Come si evince, nel 2008 sono stato assolto nel primo grado di giudizio dal Giudice di Pace.
Come si evince da questo verbale che avevo fatto con il Vicario Dott. De Gesu del Provveditore della Sicilia, da me inviato al DAP, immediatamente documentavo allo stesso l'ultima classifica che scorrettamente il Direttore e Comandante avevano fatto sulla mia persona. 

In secondo tempo vengo ha conoscenza che  lo stesso DE GESU conferma sui procedimenti penali lo stesso falso che ha scritto sulla mia persona il direttore VAZZANA.
indipendentemente a questo, avevo inviato fax urgentissimo documentato con atti di Procura al Provveditore.


Come si evince dalla lettera del Provveditore della Sicilia, valuta la mia documentazione con atti di Procura l'ennesimo mio sfogo.
Come si evince dalla lettera del Vice Capo del DAP, immediatamente mi rivolgo per quello che avevo documentato al Provveditorato in merito alla classifica di 14.
Come si evince dal decreto legislativo 449/92 e visto che mi ero mi ero rivolto agli stessi Superiori per tutto quello che mi stava succedendo compreso la decrassificazione in merito.
La Commissione ex art. 50 come decreto legislativo 449/92 NON poteva valutare il mio ricorso irricevibile.
Il Dott. Manzione legge: Per quanto riguarda, invece, l'ipotizzato ed eventuale nesso esistente tra la suddetta vicenda ed il riferito rinvenimento di telefoni cellulari presso altri istituti penitenziari, non vi è dubbio, proprio in considerazione di quanto prima esposto, che trattasi di situazioni tra loro del tutto diverse, tra cui non può essere stabilito nessun collegamento. La vicenda verificatasi a Trapani riguarda, infatti, l'introduzione, peraltro legittimamente autorizzata, di un computer e di un telefono cellulare per motivi di servizio. 
La mia versione documentata: In questo contesto dico solo questo: io lavoravo da poliziotto penitenziario per motivi di servizio al carcere di Trapani, il geometra civile non è un appartenente della Polizia Penitenziaria, pertanto, lavorava  da civile non in servizio per restaurare in muratura un reparto detentivo al carcere di Trapani.
Il Dott. Manzione legge: Le altre situazioni sono, invece, rappresentative di eventi critici, verificatisi in modo del tutto sporadico e rispetto ai quali - mi preme evidenziare - la risposta apprestata dall'amministrazione, oltre che tempestiva, è stata assolutamente incisiva.
Resta, comunque, fermo l'impegno ad un controllo capillare volto ad escludere il ripetersi di anomalie disfunzionali, che possano incidere negativamente sul regolare e corretto esercizio dell'amministrazione penitenziaria.

Signor Ministro della Giustizia Orlando e Signor Sottosegretario del Ministero dell'Interno Manzione, spero solo che Voi insieme al  Signor Senatore Vincenzo Maurizio Santangelo del Movimento Cinque Stelle, che in questo contesto rappresentate lo Stato al Senato, fate luce nelle Vostre possibilità Istituzionali a queste torture psicologiche che ho dovuto subire. Vi ringrazio.

SONO GIÀ PASSATI 100 GIORNI  E IL SILENZIO DI STATO CONTINUA !