giovedì 10 gennaio 2019

ERA TUTTO ORGANIZZATO PER LA FINE DELLA MIA CARRIERA.


Sentenza del Giudice del Lavoro tra la CGIL e la Direttrice Francesca VAZZANA.
Datata 11 gennaio 2005.






Guarda caso, nella stessa giornata della sentenza dell'11 gennaio 2005, il mio collega dell'Uffici servizi fa una relazione di servizio contro di me.
(Se gli è stato chiesto di scrivere il falso, la verità non si saprà mai. Deceduto per una grave malattia)
Cose si evince dalla dichiarazione spontanea dal mio collega presente, no è vero nulla di quello che dichiara nella relazione il mio collega contro di me. 
Come si evince dalla documentazione, il Comandante e la direttrice Francesca Vazzana sempre nella stessa giornata dell'11 gennaio 2005, avvalendosi dalle dichiarazioni false del mio collega e non sentendo il mio colega presente, mi puniscono con una CENSURA
La loro ira di vendetta era iniziata alla perfezione, domani vi documento il resto.

TRAPANI 12 gennaio 2005.
Quella giornata ero di servizio dalle 12 alle 18:10, giunto alla prima portineria del carcere, vengo informato dal collega che dovevo andare nell'ufficio del Comandante.
Giunto oltre la seonda porta vi era tantissimo personale, ma poichè era orario di cambio di servizio non mi sono insospettito più di tanto.  Entravo nell'Ufficio del Comandante e dopo averlo salutato chiedevo la motivaze della sua convocazione.
Dalle sue parole mi è caduto il mondo addosso.

Come si evince da questa documentazione, il Comandate mi contestava raporto disciplinare per la relazione che aveva fatto il collega contro di me.

CONTRO i sani pricipi dell'articolo 10 del  Decreto Legge 449/92 lettere E.
Praticamente, il Comandante pur sapendo che stava violando il Decreto Legge mi contestava una infrazione discipinare sbagiata, ma a questo punto voluta VISTO che in data 11 gennaio 2005 mi avevano già punito con la Direttrice.
Ribadivo al Comandante, che l'unica cosa che mi poteva chiedere era relazione di servizio in merito alla relazione del mio collega che, tra laltro, era un mio parigrado e in quella giornata dell'11 gennaio non era un mio capoposto di servizio. 
Il Comandante continua ad andare avanti contro il Decreto di Legge, aggiungendo che avevo avuto comportamento anomalo coni mio collega dell'Uffici servizi. (la goccia per fare travocare il vaso). Esco immediatamente dal'Ufficio del Comandate, mi recco al'Uffici servizi e vengo seguito dal Comandante, chiedo al mio collega di spiegare al Comandante quali sono stati i miei comportamenti anomali.

Come si evince dalla dichiarazione spontanea del mio collega dentro l'uffici servizi non ho fatto nulla di strano.
Esco dall'Uffici servizi, nel corridoio vi era tanissimo personale, mi giro nei confronti del Comandante e gli dico: "MI STATE ROVINANDO MI STATE ROVINANDO".

Su queste mie parole, il Comandante nella sua relazione da NON psichiatra scrive: "Notando che il suo stato psichico stava digenerando disponevo al sottufficiale di Sovergianza Isp, C, ALIBERTI di farlo visitare dal sanitario di turno al fine di accertare se le sue condizioni erano tali da poter seguire il servizio".

Venivo visitato dal sanitario addirrittura nella stanza delle sigle sindacali nella caserma in presenza di due Ispettori e un mio collega.


La relazione dell'Ispettore e le due dichiarazione spontanee dei miei colleghi parlano da sole. NON mi sono barricato mi sono chiuso con la mia chiave.




Questa è stata l'ultima giornata che ho indossata la mia divisa. 

Sicuramente vi state chiedendo e il sidacato la CGIL cosa ha fatto in merito?.....Vi rispondo, NULLA, però, fino alla mia ultima busta paga maggio 2006 si sono presi la cuota sindacali. MALEDETTI LADRI !