domenica 25 novembre 2018

QUESTA MEDAGLIA D'ORO RIVUOLE IL SUO VALORE.


FINALMENTE, dopo 14 anni della mia vita che cerco lo Stato, GRAZIE al Signor Ministro Alfonso Bonafede, ho ritrovato quello Stato che cercavo nei suoi principi e nei suoi valori di Democrazia, Legalità e Giustizia.

In data 19 ottobre 2018, al Ministro della Giustizia ho consegnato la mia medaglia d'oro e della documentazione riguardate la mia vicenda di polizziotto penitenziario.


 COSA AVEVO CHIESTO AL  SIGNOR MINISTRO BONAFEDE?


AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA

Alfonso Bonafede

S E D E



Il sottoscritto Giuseppe Picone, nato a Nicosia il 18.08.1959, residente a Trapani, con la presente, fa riferimento alla raccomandata inviataLe in data 02.07.2018, dove rappresentava la sua triste storia, subita in veste di Assistente Capo della Polizia Penitenziaria, in servizio presso la Casa Circondariale di Trapani, che aveva culmine al Senato della Repubblica in data 22.07.2014, dove il senatore Santangelo, unitamente ad altri 8 senatori del M5S, presentava un’interrogazione parlamentare che descriveva la mia vicenda professionale, in ordine al diniego di far accedere presso le carceri, di un telefono cellulare e un computer da parte di persona estranea, e delle conseguenze, negative, patite proprio a causa di quel diniego. Paradossalmente, mentre si scatenava una forma persecutoria nei miei confronti, solamente per aver fatto il mio dovere, in altri istituti penitenziari italiani, diversi miei colleghi venivano arrestati per averne favorito l’ingresso, notoriamente vietato per legge.

Il sottosegretario Manzione, in veste di rappresentante del governo, replicava e in alcuni passaggi, oltre a riferire inesattezze, si spingeva a diffamare il sottoscritto.

Le chiedo, per amore di giustizia, di cui Lei è il garante, di dare seguito a quella interrogazione, assolutamente evasiva, largamente offensiva nei miei riguardi, che non ha reso verità a questa dolorosa vicenda.

A corredo di quanto finora riferito, Le invio la documentazione ufficiale completa, anche per attestarne la veridicità.

Stanco e avvilito da questa assurda e dolorosa vicenda, che sembra non aver fine, con estremo rammarico, le consegno la medaglia d’oro e la relativa pergamena, ottenuta per merito di servizio in qualità di Assistente Capo della Polizia Penitenziaria, unitamente ad un’altra pergamena, attestante il conferimento della croce di bronzo, ottenuta sempre per merito di servizio.

Approfitto per porgerLe deferenti saluti e si pone a Sua completa e totale disposizione per qualsiasi chiarimento in merito, disponibile a raggiungerLa a Roma.

Trapani 18 Ottobre 2018


Tutta la documentazione presentata al Ministro Alfonso Bonafede che ha già delegato gli Uffici di Competenza, riguarda quello che è successo in aula del Senato il 19 febbraio 2015 sulla mia vicenda di poliziotto penitenziario 27 anni di servizio medagla  di brozo e d'oro.




In questi ultimi 4 anni, quasi tutti mi hanno detto: "Le interrogazione parlamentare non servono a NULLA". Io non l'ho pensato mai così, Vi scrivo il perchè, nella mia interrogazione parlamentare presentata a firma di NOVE Senatori del M5S al Senato, contiene una risposta per conto dell'ex Ministro Andrea Orlando tramite il sottosegretario Domenico Manzione e una REPLICA TOTALMENTE DIVERSA del Senatore Maurizio Vincenzo Santangelo del M5S.
CHI DICE LA VERITÀ il sottosegretario Manzione oppure il Senatore Santangelo del M5S??.

Questo è il testo dell'interrogazione parlamentare n. 3-01126 sul sito del Senato, presentata nei miei confronti dai Senatori del Movimento Cinque Stelle:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=794719

AULA DEL SENATO 19 FEBBRAIO 2015


Questo è il testo della risposta da parte del Sottosegretario del Ministero dell'Interno DOMENICO MANZIONE per conto del Ministro della Giustizia Andrea Orlando.
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00903800&part=doc_dc-ressten_rs-gentit_301126veapp-intervento_manzionesottosegretario&parse=no&stampa=si&toc=no


Questo è il video della lettura del Sottosegretario Domenico Manzione e sia della REPLICA da parte del Senatore Vincenzo Maurizio Santangelo del Movimento Cinque Stelle.


1) Il sottosegretario di Stato per l'interno Domenico Manzione al Senato dice: Signora Presidente, in risposta al senatore Santangelo, premetto che sulla vicenda descritta in interrogazione sono stati richiesti i necessari elementi informativi al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Dall'istruttoria compiuta risulta che all'epoca dei fatti menzionati nell'atto ispettivo (istruttoria non compiuta nel carcere di Trapani laddove l'attività ispettiva era stata comandata in loco, ma nel carcere pagliarelli di Palermo) l'ex agente di Polizia Penitenziaria Giuseppe Picone prestava servizio presso l'istituto penitenziario di Trapani. In data 11 giugno 2004, nel corso della normale attività di controllo presso la seconda portineria del reparto carcerario cui era stato destinato, l'assistente Picone veniva avvicinato dal responsabile dei lavori di ristrutturazione della sezione giudiziaria, nella persona del geometra Leo Massimo, e da questi richiesto di accedere al predetto reparto, tempiraniamente chiuso per i lavori in corso, accompagnato (da chi? il geometra civile era giunto alla seconda portineria da solo) da un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria e MUNITO di computer portatile e TELEFONINO, in quanto strumenti NECESSARI (mai visto digitare una tastiera di telefonino per riparare in muratura una parete, un pavimento ecc. ecc.) per l'espletamento del suo incarico. A questa richiesta il Picone opponeva il proprio rifiuto motivandolo in ragione dell'ordine di servizio n. 175 del 24 giugno 2000 che SANCISCE il DIVIETO ASSOLUTO di introdurre i telefonini oltre la prima portineria, ECCEZIONE fatta per i Magistrati che accedono in istituto per ragione del proprio Ufficio. (Il sottosegretario nella sua lettura afferma dell'ordine di servizio n.175 esistente in data 11 giugno 2004).
Per dirimere il CONTRASTO ( di quale contrasto parla il sottosegretario??...VISTO che alla seconda portineria rispettavo l'ordine di servizio n. 175??) giungeva sul posto l'allora direttore dottoressa VAZZANA, accompagnata dal comandante del reparto (il Direttore era da sola) la quale provvedeva ad impartire verbalmente l'ordine al Picone di fare entrare il geometra AUTORIZZANDO contestualmente l'ingresso in reparto delle predette dotazioni strumentali. Nonostante l'ordine verbale, il Picone reiterava il proprio comportamento ostativo, richiamando NUOVAMENTE i contenuti dell'ordine di servizio n. 175 del 24 giugno 2000 che, A SUO DIRE NON AMMETTE ECCEZIONI. (Se mai a dire dell'ordine di servizio n. 175, il sottosegretario "DIMENTICANDO" TOTALMENTE quello che prima aveva letto sull'ordine di servizio 175, ASSOLUTO DIVIETO eccezione fatta per i Magistrati).

Il Sottosegretario Manzione dice: La vicenda verificatasi a Trapani riguarda, infatti, l'introduzione, peraltro legittimamente autorizzata, di un computer e di un telefono cellulare MOTIVI DI SERVIZIO.
(ALLUCINANTE, io nel carcere di Trapani esercitavo il mio lavoro di poliziotto penitenziario per motivi di servizio come ordine di servizio n. 175 del 24 giugno 2000, il geometra civile NON era un appartenente della polizia penitenziaria e anche che lo fosse stato NON poteva entrare all'interno del carcere con il telefonino come ordine di servizio).

2) Nella replica il Senatore Santangelo del M5S dice: " L'entrata dei delefoni cellulari all'interno delle caserma agenti viene già regolato dal Dipartimento Amministrazione Penitenziaria con una nota che ha protocollo n. 091480/5.1. del 6 giugno 2000. Il carcere di trapani il 24 giugno 2000, la prego di seguirmi in questi brevi passaggi, con l'ordine di servizio n. 175 DECRETA che soltanto ed ESCLUSIVAMENTE i Magistrati possono fare ingresso all'interno della seconda porta del carcere di Trapani. L' Agente Picone ha rispettato un ordine di servizio PRECISO e null'altro ordine di servizio esisteva prima che si presentasse il geometra presso il carcere di Trapani PRETENDENDO di entrare con un telefono e un computer portatile. L'Agente Picone non ha fatto altro che il proprio DOVERE ecc. ecc.". 
(In tutto ciò io aggiungo: tutt'oggi 2019, nelle carceri il telefonini lo può entrare solo il Magistrato per ragione del proprio Ufficio. Copia dell'ordine di servizio n. 175 del 24 gennaio 2000).

3) il sottosegretario Manzione dice: Giova in proposito precisare che, con riferimento alla vicenda trattata, non è stata rinvenuta agli atti nessuna relazione di servizio a firma del Picone, né risulta che dai descritti avvenimenti dell'11 giugno 2004 per il Picone siano scaturite conseguenze disciplinari o giudiziarie, né tanto meno che, in conseguenza degli accadimenti descritti, vi sia stato un invio del medesimo alla commissione medica ospedaliera per l'accertamento delle sue condizioni psichiche. (Al Manzione NON risulta la violazione dei sani principi dell’articolo 21 della Costituzione da parte del mio ex Funzionario FRANCESCA VAZZANA per una riunione sindacale). Visita medica Prot. N° 11669.

4) Il Senatore Santangelo invece dice: Successivamente a una riunione sindacale - ricordiamo che lo stesso Picone era rappresentante sindacale - sono stati previsti dall'amministrazione dei test psicologici. Va allora chiamato in causa l'articolo 21 della Costituzione, a proposito della libertà di espressione e di parola.

5) Il sottosegretario Manzione dice: Risultano invece agli atti della competente direzione diverse segnalazioni riguardanti il Picone, indirizzate alla commissione medico-ospedaliera sia in epoca precedente alla data dell'11 giugno 2004 che in epoca successiva. Dall'ultima di tali segnalazioni è scaturito a carico del Picone il provvedimento di dispensa dal servizio per infermità NON dipendente da causa di servizio, disposto a decorrere dal 31 maggio 2006 su parere della commissione medica ospedaliera di Palermo.


Come si evince da questo verbale datato 03/03/2005, risulta oltre la patologia psichiatrica che è SI per dipendenza per causa di servizio.

Come si evince da questo verbale datato 06/05/2005, risulta oltre la patologia psichiatrica che è SI per dipendenza per causa di servizio.


Come si evince da questo verbale datato 06/08/2005, risulta oltre la patologia psichiatrica che è SI per dipendenza per causa di servizio.







Come si evinde da questo verbale DEFINITIVO dell'Ospedale Militare di Palermo SULLA MIA PERSONA, datato 31/05/2006, risulta al PUNT O3 la stessa patologia dei precedenti verbali. Inoltre, risulta nel secondo PUNTO 3 che già in data 02/11/2002, per patologia NOTE D'ANSIA mi era stata riconosciuta dall'Ospedale di Palermo la dipendenza SI per causa di servizio.
 
(ALLUCINANE. Al sottosegretario Domenico Manzione risulta che sono stato congedato dall’Ospedale Militare di Palermo, guarda caso, al sottosegretario Manzione NON risulta che, l’Ospedale Militare di Palermo mi ha congedato SI per infermità DA CAUSA DI SERVIZIO.


6) Il sottosegretario Manzione dice: Rilevo peraltro che il Picone, nel corso della propria carriera, è stato più volte destinatario di segnalazioni causate dalle relazioni, spesso conflittuali e tese, con gli altri operatori penitenziari. Tali segnalazioni non sono mai sfociate nell'assunzione da parte dell'amministrazione di provvedimenti disciplinari a suo carico. (Il sottosegretario Manzione MI DIFFAMA al Senato pur leggendo che NON ho nessuna infrazione disciplinare in tutta la mia carriera).  AGGHIACCIANTE !!!


 7) Il sottosegretario Manzione dice: Per completezza segnalo che avverso i rapporti informativi degli anni 2004 e 2005 il Picone ha presentato ricorso: il primo è stato respinto nel merito,



(Se la Commissione ex Articolo 50 faceva il proprio lavoro con onestà, sicuramente avrebbe visto che il Direttore Francesca Vazzana aveva VIOLATO sulla mia persona il Decreto Legislativo 30 ottobre 1992, n.443. Ordinamento del personale del Corpo di polizia penitenziaria, a norma dell'art. 14, comma 1 della Legge 15 dicembre1990 n. 395. Articolo 45 Giudizio complessivo e l'articolo 48 lettera b).
 
il secondo è stato respinto perché presentato fuori termine.

8) Il Senatore Santangelo invece dice: Signor Sottosegretario, per entrare nel merito della lettura della risposta, il signor Picone il 30 giugno del 2004, solo qualche mese prima, ottiene una valutazione di servizio che è 30, cioè il massimo. Meglio di come lui svolgeva il suo lavoro non si poteva fare. Ci sono delle valutazioni precise. Il 17 marzo questa valutazione diventa 14. Tutto quello che lei ha detto, in merito alle sue comunicazioni e ai test psicologici che sono stati effettuati, non corrisponde agli atti in possesso del sottoscritto.


(PRATICAMENTE, il Direttore Francesca VAZZANA per DUE anni di seguito ha VIOLATO sulla mia persona il Decreto Legislativo 30 ottobre 1992, n.443. Ordinamento del personale del Corpo di polizia penitenziaria, a norma dell'art. 14, comma 1 della Legge 15 dicembre1990 n. 395. Articolo 45 Giudizio complessivo e l'artico 48 lettera b.TOGLIENDOMI, il primo anno 4 PUNTI, il secondo anno 5 PUNTI  senza nessun diritto a farlo. Il PROVVEDITORATO DELLA SICILIA, IL DIPARTIMENTO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA E LA COMMISSIONE EX ARTICOLO 50 TUTTI HA CONOSCENZA DELLA GRAVITA', NESSUNO DI LORO INTERVIENE. TANTO E' VERO CHE, il Direttore FRANCESCA VAZZANA già nascosta dai Vertici nel primo giudizio anno, nel secondo giudizio annuo ADDIRITTURA scrive il FALSO sulla mia persona, VISTO che con la stessa Francesca VAZZANA come atti della Procura di Trapani NON MI RISULTAVA NESSUN PROCEDIMENTO PENALE).




Come si evince dalla relazione del Vicario Gianfranco DE GESU, oggi Provveditore della Sicilia della Polizia Penitenziaria, lo stesso CONFERMA lo stesso FALSO del Direttore Francesca VAZZANA sui i perocedimenti penali. Scrive: "e a denunce penali da parte di quest'ultimo".

(SICURAMENTE chi legge si sta chiedendo che anche il Comandante Giuseppe LA TORRE nel giudizio annuo ha scritto che avevo procedimenti penali anche con lui. E' vero, ma già il Giuseppe LA TORRE mi aveva condannato VIOLANDO i sani principi dell'articolo 27 della Costituzione, VISTO che dal  Giudice sono stato ASSOLTO). SCONVOLGENTE !!!



Io penso che i delinquenti NON dovrebbero fare parte delle divise oneste dello Stato, TANTO E' VERO che, per le loro SCORRETTEZZE E FALSITA' scritte sulla mia persona, ho anche PERSO il grado di Vice Sovrintedente che mi ero meritato nei miei anni di servizio per anzianità. 

9) Il Senatore Santangelo nella sua conclusione dice: Mi accingo a concludere, signor Presidente, onorevoli cittadini e signor Sottosegretario, dicendo a tutti che «Giuseppe Picone sono io! Sono un ex agente penitenziario, prima medaglia di bronzo perché ho svolto e operato nel rispetto delle norme vigenti per ben venti anni, poi sono anche una medaglia d'oro!». Signori, stiamo parlando di una persona che è stata insignita della medaglia d'oro e che da oltre dieci anni sta chiedendo a tutti risposte - credetemi - e nessuno ha ritenuto di dargliene. L'unica questione positiva, signor Sottosegretario, è quella di aver dato finalmente una risposta, anche se a parer mio assolutamente NON accettabile nei contenuti, a un cittadino italiano che sta portando avanti delle istanze da oltre dieci anni. Nessuno deve rimanere indietro e allora, affinché venga ristabilita la verità dei fatti, signor Sottosegretario, RIMANGO a disposizione per poter fare finalmente chiarezza nei confronti di un uomo, che - ripeto - è stato insignito della medaglia d'oro per il proprio lavoro: si chiama Giuseppe Picone.




Cari lettori, avete capito CHI al Senato NON ha detto la verita'??....Tranquilli lo scrivo io, la verità al Senato NON la detta il sottosegretario DOMENICO MANZIONE.

Inoltre a tutto ciò, in merito alla mia vicenda ho una verità che nascondo da 14 anni della mia vita perchè non avevo trovato lo Stato. Per portare fuori anche questa verità, per me impotantissima, per conto del Signor Ministro Alfonso Bonafede ho bisogno dell'aiuto del Capo del Dipartimento della Polizia Penitenziaria il Dott. Francesco Basentini.
 

UN MIO PENSIERO per la Direttrice Francesca VAZZANA e altri, lo so, le mie denunce contro di Voi sono state archiviate oppure prescritte. Ma una cosa è certa, il Decreto Legislativo sulle infrazioni disciplinari gravi commessi NON hanno nessuna prescrizione.

D.Lss. 30-10-1992 n.44

Determinazione delle sanzioni disciplinari per il personale del Corpo di polizia penitenziaria e per la regolamentazione dei relativi procedimenti, a norma dell'art. 21, comma 1, della legge 15 dicembre 1990, n. 395. Pubblicato nella Gazz. Uff. 20 novembre 1992, n. 274, S.O.
6. La destituzione è disposta con decreto  del Direttore Generale del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, previo giudizio del consilio centrale di disciplina.

martedì 20 novembre 2018

LE LORO IDEE CAMMINANO SULLE NOTRE GAMBE.

FINALMENTE, dopo 14 anni della mia vita che cerco lo Stato, GRAZIE al Ministro della Giustizia ALFONSO BONAFEDE ho ritrovato quello Stato che cercavo nei Suoi sani valori di Democrazia, Legalità e Giustizia.



In data 19 ottobre 2018, al Ministro della Giustizia ho consegnato la mia medaglia d'oro e della documentazione riguardate la mia vicenda di polizziotto penitenziario.
Tutta la documentazione presentata al Ministro Alfonso Bonafede che ha già demandato agli Uffici di Competenza, riguarda quello che è successo in aula del Senato sulla mia vicenda di poliziotto penitenziario 27 anni di servizio medagla  di brozo e d'oro.


Questo è il testo dell'interrogazione parlamentare n. 3-01126 presentata al Senato nei miei confronti al dai Senatori del Movimento Cinque Stelle sul sito del Senato:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=794719

AULA DEL SENATO 19 FEBBRAIO 2015

Questo è il testo della risposta da parte del Sottosegretario del Ministero dell'Interno DOMENICO MANZIONE per conto del Ministro della Giustizia Andrea Orlando.
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00903800&part=doc_dc-ressten_rs-gentit_301126veapp-intervento_manzionesottosegretario&parse=no&stampa=si&toc=no

Questo è il video della lettura sia della risposta del Sottosegretario MANZIONE e sia della REPLICA da parte del Senatore Vincenzo Maurizio Santangelo del Movimento Cinque Stelle.


In questi quasi ultimi 4 anni, quasi tutti mi hanno detto: "Le interrogazione parlamentare non servono a NULLA". Io non l'ho pensato mai così.
Vi scrivo il perchè, nella mia interrogazione parlamentare presemtata a firma di NOVE Senatori del M5S al Senato, contiene una risposta per conto dell'ex Ministro Andrea Orlando tramite il sottosegretario Domenico Manzione e una replica TOTALMENTE DIVERSA dal Senatore Maurizia Vincenzo Santangelo del M5S.


CHI DICE LA VERITÀ il sottosegretario Manzione oppure il Senatore Santangelo??.


1) Il segretario Domenico Manzione dice: Dall'istruttoria compiuta risulta che all'epocaa dei fatti menzionati nell'atto ispettivo (no nel carcere di Trapani laddove l'attività ispettiva era stata comandata in loco, ma nel carcere pagliarelli di Palermo) l'ex agente di Polizia Penitenziaria Giuseppe Picone prestava servizio presso l'istituto penitenziario di Trapani. In data 11 giugno 2004, nel corso della normale attività di controllo presso la seconda portineria del reparto carcerario cui era stato destinato, l'assistente Picone veniva avvicinato dal responsabile dei lavori di ristrutturazione della sezione giudiziaria, nella persona del geometra Leo Massimo, e da questi richiesto di accedere al predetto reparto, tempiraniamente chiuso per i lavori in corso, accompagnato (da chi? era giunto alla seconda portineria da solo) da un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria e MUNITO di computer portatile e TELEFONINO, in quanto strumenti NECESSARI (mai visto digitare una tastiera di telefonino per riparare in muratura una parete, un pavimento ecc. ecc.) per l'espletamento del suo incarico. A questa riciesta il Picone opponeva il proprio rifiuto motivandolo in ragione dell'ordine di servizio n. 175 del 24 giugno 2000 che SANCISCE il DIVIETO ASSOLUTO di introdurre i telefonini oltre la prima portineria, ECCEZIONE fatta per i Magistrati che accedono in istituto per ragione del proprio Ufficio. (Il sottosegretario afferma dell'ordine di servizio n.175 esistente).
Per dirimere il CONTRASTO (quale contrasto visto che alla seconda portineria rispettavo l'ordine di servizio n. 175?) giungeva sul posto l'allora direttore dottoressa VAZZANA, accompagnata dal comandante del reparto (era da sola) la quale provvedeva ad impartire verbalmente l'ordine al Picone di fare entrare il geometra AUTORIZZANDO contestualmente l'ingresso in reparto delle predette dotazioni strumentali. Nonostante l'ordine verbale, il Picone reiterava il proprio comportamento ostativo, richiamando NUOVAMENTE i contenuti dell'ordine di servizio n. 175 del 24 giugno 2000 che, A SUO DIRE NON AMMETTE ECCEZIONI. (Se mai a dire dell'ordine di servizio n. 175, il sottosegretario "DIMENTICA" TOTALMENTE quello che prima aveva letto dell'ordine di servizio 175, ASSOLUTO DIVIETO eccezione fatta per i Magistrati).


2) Nella replica il Senatore Santangelo del M5S dice: " L'entrata dei delefoni cellurari all'interno delle caserma agenti viene già regolato dal Dipartimento Amministrazione Penitenziaria con una nota che ha protocollo n. 091480/5.1. del 6 giugno 2000. Il carcere di trapani il 24 giugno 2000, la prego di seguirmi in questi brevi passaggi, con l'ordine di servizio n. 175 DECRETA che soltanto ed ESCLUSIVAMENTE i Magistrati possono fare ingresso all'interno della seconda porta del carcere di Trapani. L' Agente Picone ha rispettato un ordine di servizio PRECISO e null'altro ordine di servizio esisteva prima che si presentasse il geometra presso il carcere di Trapani PRETENDENDO di entrare con un telefono e un computer portatile. L'Agente Picone non ha fatto altro che il proprio DOVERE ecc. ecc.". In tutto ciò io aggiungo: tutt'oggi 2018, nelle carceri il telefonini lo può entrare solo il Magistrato per ragione del proprio Ufficio. Copia dell'ordine di servizio n. 175 del 24 gennaio 2000.

3) il sottosegretario Manzione dice: Giova in proposito precisare che, con riferimento alla vicenda trattata, non è stata rinvenuta agli atti nessuna relazione di servizio a firma del Picone, né risulta che dai descritti avvenimenti dell'11 giugno 2004 per il Picone siano scaturite conseguenze disciplinari o giudiziarie, né tanto meno che, in conseguenza degli accadimenti descritti, vi sia stato un invio del medesimo alla commissione medica ospedaliera per l'accertamento delle sue condizioni psichiche. (Al Manzione NON risulta la violazione dei sani principi dell’articolo 21 della Costituzione da parte del mio ex Funzionario fRANCESCA VAZZANA per una riunione sindacale). Visita medica.
4) Il Senatore Santangelo invece dice: Successivamente a una riunione sindacale - ricordiamo che lo stesso Picone era rappresentante sindacale - sono stati previsti dall'amministrazione dei test psicologici. Va allora chiamato in causa l'articolo 21 della Costituzione, a proposito della libertà di espressione e di parola.

5) Il sottosegretario Manzione dice: Risultano invece agli atti della competente direzione diverse segnalazioni riguardanti il Picone, indirizzate alla commissione medico-ospedaliera sia in epoca precedente alla data dell'11 giugno 2004 che in epoca successiva. Dall'ultima di tali segnalazioni è scaturito a carico del Picone il provvedimento di dispensa dal servizio per infermità non dipendente da causa di servizio, disposto a decorrere dal 31 maggio 2006 su parere della commissione medica ospedaliera di Palermo. (Al Manzione risulta che sono stato congedato dall’ospedale militare di Palermo, guarda caso, al Manzione NON risulta che, l’ospedale militare di Palermo mi ha congedato SI PER INFERMITA’ DA CAUSA DI SERVIZIO.  Verbale dell'ospedale Militare di Palermo del 31 maggio 2006).
6) Il sottosegretario Manzione dice: Rilevo peraltro che il Picone, nel corso della propria carriera, è stato più volte destinatario di segnalazioni causate dalle relazioni, spesso conflittuali e tese, con gli altri operatori penitenziari. Tali segnalazioni non sono mai sfociate nell'assunzione da parte dell'amministrazione di provvedimenti disciplinari a suo carico. (Il Manzione MI DIFFAMA al Senato pur leggendo che NON ho nessuna infrazione disciplinare in tutta la mia carriera).

7) Il sottosegretario Manzione dice: Per completezza segnalo che avverso i rapporti informativi degli anni 2004 e 2005 il Picone ha presentato ricorso: il primo è stato respinto nel merito,

(Se la Commissione ex Articolo 50 faceva il proprio lavoro con onestà, sicuramente avrebbe visto che il Direttore Francesca Vazzana aveva VIOLATO sulla mia persona il Decreto Legislativo 30 ottobre 1992, n.443. Ordinamento del personale del Corpo di polizia penitenziaria, a norma dell'art. 14, comma 1 della Legge 15 dicembre1990 n. 395. Articolo 45 Giudizio complessivo e l'artico 48 lettera b).
 
 il secondo è stato respinto perché presentato fuori termine.

8)Il Senatore Santangelo invece dice: Signor Sottosegretario, per entrare nel merito della lettura della risposta, il signor Picone il 30 giugno del 2004, solo qualche mese prima, ottiene una valutazione di servizio che è 30, cioè il massimo. Meglio di come lui svolgeva il suo lavoro non si poteva fare. Ci sono delle valutazioni precise. Il 17 marzo questa valutazione diventa 14. Tutto quello che lei ha detto, in merito alle sue comunicazioni e ai test psicologici che sono stati effettuati, non corrisponde agli atti in possesso del sottoscritto. ( Il Senatore legge la documentazione che ha in possesso.)
(PRATICAMENTE, il Direttore Francesca VAZZANA per DUE anni di seguito ha VIOLATO sulla mia persona il Decreto Legislativo 30 ottobre 1992, n. 443. Ordinamento del personale del Corpo di polizia penitenziaria, a norma dell'art. 14, comma 1 della Legge 15 dicembre1990 n. 395. Articolo 45 Giudizio complessivo e l'artico 48 lettera b.TOGLIENDOMI, il primo anno 4 PUNTI, il secondo anno 5 PUNTI  senza nessun diritto a farlo. Il PROVVEDITORATO DELLA SICILIA, IL DIPARTIMENTO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA E LA COMMISSIONE EX ARTICOLO 50 TUTTI HA CONOSCENZA, NESSUNO DI LORO INTERVIENE. TANTO E' VERO CHE, il Direttore FRANCESCA VAZZANA già nascosta dai Vertici nel primo giudizio annuo, nel secondo giudizio ADDIRITTURA scrive il FALSO sulla mia persona, VISTO che con la stessa VAZZANA come atti della Procura di Trapani NON MI RISULTAVA NESSUN PROCEDIMENTO PENALE ).

Come si evinc dalla relazione del Vicario Gianfranco DE GESU, oggi Provveditore della Sicilia della Polizia Penitenziaria, CONFERMA lo stesso FALSO del Direttore Francesca VAZZANA sui i perocedimenti penali. Scrive: "e a denunce penali da parte di quest'ultimo".

(SICURAMENTE chi legge si sta chiedendo che anche il Comandante Giuseppe LA TORRE nel giudizio annuo ha scritto che avevo procedimenti penali anche con lui. E' vero, ma già il LA TORRE mi aveva condannato VIOLANDO i sani principi dell'articolo 27 della Costituzione, VISTO che dal  Giudice sono stato ASSOLTO).
 

Io penso che i delinquenti NON dovrebbero fare parte delle divise oneste dello Stato, TANTO E' VERO che per le loro SCORRETTEZZE E FALSITA' sulla mia persona, ho anche PERSO il grado di Vice Sovrintedente.

9) Il Senatore Santangelo nella sua conclusione dice: Mi accingo a concludere, signor Presidente, onorevoli cittadini e signor Sottosegretario, dicendo a tutti che «Giuseppe Picone sono io! Sono un ex agente penitenziario, prima medaglia di bronzo perché ho svolto e operato nel rispetto delle norme vigenti per ben venti anni, poi sono anche una medaglia d'oro!». Signori, stiamo parlando di una persona che è stata insignita della medaglia d'oro e che da oltre dieci anni sta chiedendo a tutti risposte - credetemi - e nessuno ha ritenuto di dargliene. L'unica questione positiva, signor Sottosegretario, è quella di aver dato finalmente una risposta, anche se a parer mio assolutamente NON accettabile nei contenuti, a un cittadino italiano che sta portando avanti delle istanze da oltre dieci anni. Nessuno deve rimanere indietro e allora, affinché venga ristabilita la verità dei fatti, signor Sottosegretario, RIMANGO a disposizione per poter fare finalmente chiarezza nei confronti di un uomo, che - ripeto - è stato insignito della medaglia d'oro per il proprio lavoro: si chiama Giuseppe Picone.






Cari lettori, avete capito CHI al Senato NON ha detto la verita'??.....Tranquilli lo scrivo io, la verità al Senato NON la detta il sottosegretario DOMENICO MANZIONE.

UN MIO PENSIERO per la Direttrice Francesca VAZZANA e altri, lo so, le mie denunce contro di Voi sono state archiviate oppure prescritte. Ma una cosa è certa, il Decreto Legislativo sulle infrazioni disciplinari gravi commessi NON hanno nessuna prevista prescrizione.

D.Lgs. 30-10-1992 n. 449
Determinazione delle sanzioni disciplinari per il personale del Corpo di polizia penitenziaria e per la regolamentazione dei relativi procedimenti, a norma dell'art. 21, comma 1, della legge 15 dicembre 1990, n. 395. Pubblicato nella Gazz. Uff. 20 novembre 1992, n. 274, S.O.
6. La destituzione è disposta con decreto del Direttore generale del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, previo giudizio del consiglio centrale di disciplina.




sabato 17 novembre 2018

QUANDO LO STATO FA LO STATO.


FINALMENTE, dopo 14 anni della mia vita che cerco lo Stato, GRAZIE al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ho trovato quello Stato che cercavo nei suoi sani principi di Democrazia, Legalità e Giustizia.

Risultati immagini per FOTO MINISTRO BONAFEDE


In data 19 ottobre 2018, ho consegnato al Ministero della Giustizia per il Signor Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede la documentazione riguardante la mia vicenda di poliziotto penitenziario. 

Tutta la documentazione presentata, riguarda quello che è successo in aula del Senato il 19 Febbraio 2015 sulla mia vicenda di poliziotto penitenziario 27 anni di servizio medagla d'oro. 
DUE testimonianze toltamente diverse fra di loro tra l'ex sottosegretario Domenio Manzione per conto deli'ex Ministro della Giustizia Andrea Orlando e il Senatore del M5S Vincenzo Maurizio Santangrlo del MoVimento Cinque Stelle


Questo è il testo dell'interrogazione parlamentare n. 3-01126 presentata al Senato nei miei confronti dai Senatori del Movimento Cinque Stelle, sul sito del Senato:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=794719

AULA DEL SENATO 19 FEBBRAIO 2015

Questo è il testo della risposta da parte dell'ex Sottosegretario del Ministero dell'Interno DOMENICO MANZIONE per conto dell'ex Ministro della Giustizia Orlando.
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00903800&part=doc_dc-ressten_rs-gentit_301126veapp-intervento_manzionesottosegretario&parse=no&stampa=si&toc=no

Questo è il video della lettura della risposta del Sottosegretario MANZIONE  e sia della REPLICA da parte del Senatore Vincenzo Maurizio Santangelo del MoVimento Cinque Stelle.



In data 19 febbraio 2015 presso l’aula del Senato della Repubblica in Roma, verso le ore 17 circa, il sottosegretario all’Interno Domenico Manzione, rispondeva ad interrogazione Parlamentare presentata da un gruppo di senatori del MoVimento Cinque Stelle per fatti che riguardavano il mio operato come Assistente Capo della Polizia Penitenziaria in forza alla Casa Circondariale di Trapani.


 
Come si evice da questa dichiarazione spontanea del Sovrintedente, io alla seconda portineria del carcere di Trapani nel mio servizio rispettavo l'ordine di servizio n. 175 del 26/06/2000.
ORDINE DI SERVIZIO n. 175 che avevo in servizio alla seconda portineria del carcere di Trapani.
Come si evice da questa dichiarazione del Sovritendente D'Asta Giuseppe, il Direttore Francesca Vazzana mi dice TESTA DI CAZZO perchè io rispettavo l'ordine di servizio n.175.

Come si evice da questa disposizione di servizio (fatta dal Comadante di Reparto a firma del Direttore, quando in effetti, deve essere fatta dal Direttore a firma del Comandante di Reparto) AUTORIZZAVANO ad entrare dalla seconda portineria il geometra Leo Massimo con il telefonino CONTRO l'ordine di servizio n. 175 che sancisce il DIVIETO ASSOLUTO eccezione fatta solo per i Magistrati per ragione del proprio Ufficio.
Come si evince dalla Legge 395/90 Artico 9 (Doveri di Subodinazione)  il Direttore e il Comandante di Reparto vengono meno ai Superiori Uffici che avevano emesso l'ordine di servizio riguardate i telefonini con una nota pot. n. 091480/5.1. del 06.06.2000.
Come si evince dall'ordine di servizio inerente la mia persona di Assistente Capo del carcere di Trapani, il Direttore Francesca Vazzana mi impedisce di entrare nel carcere.
VI DOCUMENTO, come il Direttore Francesca Vazzana sulla mia persona rispettava il suo ordine di servizio, scrivendo: A PARZIALE MODIFICA dell'ordine di servizio n. 9 del 16/02/2005.
MENTRE, il Direttore e il Comandante NON rispettavano l'ordine di servizio del Superiore Ufficio sul DIVIETO ASSOLUTO di entrare telefonini oltre la prima portineria. (come mai nella disposizione di servizio che hanno AUTORIZZATO il geometra ad entrare con il telefonino con le stesse modalità del Magistrato, il Direttore e il Comandante di Reparto NON HANNO SCRITTO a parziale modifica dell'ordine di servizio n. 175???).
Come si evice dalla documentazio, in una riunione sindacale per esprimere il mio pensiero da sindacalista della CGIL.



DOCUMENTO l'abuso di potere del Direttore Francesca Vazzana, l'indomani della riunione sindacale mi invia a visita medica dentro il carcere di Trapani CONTRO i sani principi dell'articolo 21 della Costituzione.
Come si evince dalla documentazione, visto che nel carcere vi era il Medico del Lavoro, decidevo di farmi visitare dallo Stesso, DIAGNOSI: IDONEO ALLA MANSIONE SPECIFICA.


Come si evince dalla dichiarazione dell'Ispettore Buffa Michele oggi Commissario, per ordine del Comandante di Reparto La Torre Giuseppe, mi doveva accompagnare dal Medico indicato dal Direttore Francesca Vazzana.
Come si evince dalla documentazione, il Medico (generico come il Medico del Lavoro) mi riscontra stato d'ansia ed mi invia all'Ospedale Militare di Palermo.
Come si evince dalla documentazione dell'ospedale Militare di Palermo, dopo aver esplettato visita psicologica, 500 test e visita psichiatrica, DIAGNOSI: SI IDONEO AL SERVIZIO D'ISTITUTO.
Rientro in servizio il 22/12/2004 e riomincia il calvario. Come si evince dalla documentazione, ll mio ex collega dell'uffici servizi l'11 gennaio 2005 fa una relazione nei miei confronti.

Come  si evince dalla documentazione, nella stessa giornata dell'11 gennaio vengo giudicato dal Comendate e Direttore con una punizione CENSURA.
 
Nella precedente dcumentazione il Comandate scrive: "Tale atteggiamento non è digenerato grazie all'interveto dell'Assistente RUGGIRELLO Giacomo". 
Come si evince dalla dichiarazione spontanea del mio collega Ruggirello Giacomo, col il mio collega Malato NON avevo avuto nessun atteggiamento descrittomi sia dal collega Malato e sia dal Comandante di Reparto.
Come si evince dalla documentazione, il 12 gennaio 2004 (ULTIMO GIORNO che ho indossato la mia divisa) il Comandante l'indomani che ero già stato punito con la censura, mi contesta raporto disciplinare.


CONTRO il Decreto Legislativo come si evince dalla documentazione. VISTO che il mio collega era un mio parigado e in quel mimento NON era un mio Superiore. (Praticamente prima di essere punito con una censura dal Direttore, mi dovevano chiededere relazione di servizio in merito alla relazione del mio collega Malato).
 Come si evince dalla relazione del Comandante, nella stessa giornata del 12 gennaio 2005 per io dire davanti al Comandante di Reparto " MI STATE ROVINANDO, MI STATE ROVINANDO". Il Comandante nella sua relazione di servizio da NON psichiatra scrive: "NOTANDO che il suo stato PSICHICO stava digenerando DISPONEVO al Sottufficiale Isp. Aliberti Salatore di farlo VISITARE dal Sanitario di Turno al fine di accertare se le sue condizioni erano tali da poter continuare il servizio".

 Nella stessa giornata vengo visitato dallo stesso Medico che precedentemente mi aveva già inviato all'Ospedale Militare di Palermo per stato d'ansia. Cose si evince dalla documentazione, il medico dopo la sua diagnosi, nei certificato medico scrive: "Al supporto da quanto proposto, si segnala che il Picone, al termine della visita medica, si barricava in una stanza della caserma urlando"

 Come si evince dalla relazione di servizio dell'Isp. Michele Balbi e dalla dichiarazioni spontanee dei miei colleghi presenti, in quella stanza della casema mi sono chiuso con la mia chiave e NON mi sono barricato come ha scritto il medico nel certificato. (Permetetemi una domanda: Come mai il Medico che ha scritto nel certificato che mi ero barricato NON ha disposto il mio ricovero nell'Ospedale di Trapani per accertarsi delle mie condizioni di salute???...E come mai il Medico nella stanzadella caserma come dichiarazione spontanea del mio collega presente NON SI FA VEDERE???...Da dove la visto che in quella stanza della caserma mi ero barricato???).



 Come si evince dalla documentazione, ECCO QUELLO CHE INTERESSAVA al Direttore, al Comandate e al Medico di guardia, ritiro dell'arma ed invio all'Ospedale Militare di Palermo.


Come  si evince dalla documenazione di CINQUE verbali dell' Ospedale Militare di Palermo, la Commissione Medica mi dava della convalescenza SI per dipendenza di causa di sercizio.



 Come si evince dalla documentazione finale dell'Ospedale Militare di Palermo, vengo congedato SI per dipendenza di causa di servizio. 
QUARDA CASO, al Senato l'ex sottosegretario Domenico Manzione per conto dell'ex Ministro della Giustizia Andrea Orlando legge; che sono stato congedato dall'Ospedale Militare di Palermo NON per dipendenza di causa di servizio. IL VERBALE  DELL'OSPEDALE MILITARE DI PALERMO PARLA DA SOLO.

 Come si evince dalla documentazione, la mia classifica annua era di 30.
   

Come si evince dalla documentazione, la mia classiica da 30 viene portata a 23 dai miei Superiori senza che io abbia mai sbagliato in servizio.

Come  si evince dalla documentazione, la Commissione ex art. 50 del Dipartimento della polizia penitenziaria, CONFERMA il giudizio dei miei Superiori 23. GUARDA CASO,  non vede che il Direttore Francesca VAZZANA mi toglie 4 punti VIOLANDO il Decreto Legislativo.

 Come si evince dalla documentazione, VISTO che la Comissione ex articolo 50 li avevano NASCOSTI i miei Superiori, nell'anno successivano continuano a MASSACRARE il mio giudizio annuo da 23 addirittura a 14 MEDIOCRE. ll Direttore Francesca Vazzana oltre che mi toglie CINQUE punti VIOLANDO il Decreto Legislativo scrive il FALSO.
   
(PRATICAMENTE, il Direttore Francesca VAZZANA per DUE anni di seguito VIOLATO sulla mia persona il Decreto Legislativo 30 ottobre 1992, n.443. Ordinamento del personale del Corpo di polizia penitenziaria, a norma dell'art. 14, comma 1 della Legge 15 dicembre 1990 n. 395. Articolo 45 Giudizio complessivo e l'artico 48 lettera b. TOGLIENDOMI, il primo anno 4 PUNTI, il secondo anno 5 PUNTI  senza nessun diritto a farlo. Il Provveditorato Regionale della Sicilia, il Dipartiento della PoiziaPenitenziaria e la Commissione ex aicoo 50 TUTTI ha conscenza tramite mia documentazione, NESSUNO DI LORO INTERVIENE IN MERITO. TANTO E' VERO, il Direttore FRANCESCA VAZZANA già nascosta dai Vertici nel primo giudizio anno, nel secondo giudizio annuo ADDIRITTURA scrive il FALSO sulla mia persona.

Come si evince dalla documentazione della Procura di Trapani, io con il Direttore Francesca Vazzana NON avevo NESSUN procedimento penale.

Come si evince dalla documentazione, avevo verbalizzato la mia vicenda con il Vicario del Provveditorato della Sicilia Gianfranco De Gesu per tutto quello che mi era successo con i miei Superiore nel carcere di Trapani . (VERBALE che il De Gesu NON ha inviato per competenza all'Autorità Giudiziaria).
Come si evince dalla Documentazione a firma del De Gesu, tra le atre cose, scrive lo stesso FALSO sui procedimenti penali che io NON avevo mai avuto con il Direttore  Francesca Vazzana.

Come si evince dalla Documentazione, cercai di comunicare con il Capo del Diartimento della polizia Penitenziaria di Roma, documentando tra le altre cose con atti di Procura che il direttore Vazzana aveva scritto il FALSO e aveva violato il Decreto Legislativo. PURTROPPO il Capo del Dimantimento NON ha mai risposto alla mia raccomandata A/R.



Come si evince dalla documentazione, i miei Superiori SCORRETTI e FALSI, nascosti dalla Commissione ex articolo 50, dal Provveditorato dalla Sicilia e dal Dipartimento della polizia penitenziaria HANNO VINTO. Io poliziotto penitenziario onesto HO PERSO anche il grado di Vice Sovintendente.
 Come si evince dalla documentazione, va pure scritto questo, al Dipartimento della polizia penitenziaria nella persona del Vice Capo del Dipartimento Dott. Emilio Di Somma con il quale comunicavo e documentavo tutta la ma vicenda, lo Stesso aveva cercato di aiutarmi per le regole. CHIEDENDO una Attività Ispettiva in LOCO.










Come si evince dalla documentazione, PURTROPPO, l'Attività Ispettiva nella persona del Funzionario GIACINTO Siciliano si è fermata solo al carcere Pagliarelli di Palermo, pertanto, NON sono stati MAI sentiti tutti i miei colleghi che mi avevano fatto dichiarazioe spotanea presenti nella mia vicenda nel carcere di Trapani, così come NON è stata verificata nel carcere di Trapani tutta la documentazione che avevo inviata al Vice Capo del Dipartimento Dott. Emilio Di Somma.










  
FINISCO TUTTO QUESTO CALVARIO, con la documrtazione della mia splendida carriera di poliziotto penitenziario MASSACRATA da Superiori senza NESSUNA COERENZA DI STATO.






RINGRAZIANDO NUOVAMENTE il Signor Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, per aver delegato in merito alla mia vicenda e alla mia documentazione gli Uffici di Competenza, a quest'Ultimi scrivo: "Sono a Vostra completta disposizione per verbalizzare tutta la documentazione presentata il 19 ottobre 2018 al Ministero delia Giustizia, in merito alle DUE versioni completamente DIVERSE dell'ex sottosegetario Domenico Manzione e del Senatore Vincenzo Maurizio Santangelo del M5S. 
Tutto ciò è successo in aula del Senato in data 19 febbraio 2015". Grazie.

Democrazia, Legalità e Giustizia.