sabato 15 giugno 2013

Quando il Giudice si sente "SUPERIORE E' FORTE DEL SUO POTERE", ti massacra anche se sei innocente. Parte Seconda.

Dinanzi il Giudice Monocratica Brignore ho dichiarato: "Io oggi mi trovo una condanna perché questi signori non hanno rispettato quelli che sono i termini di legge. Le posso dire di più, non mi hanno permesso nel processo in cui sono stato condannato, pagando, di essere sentito il base al codice di procedura penale dal dottor BELVISI, ho pagato pure per essere sentito, anche questo mi è stato negato, che cosa devo subire di più?".
Dal momento che mi è stato notificato che ero indagato  dal Pm BELVISI e poiché avevo venti giorni di tempo per essere sentito dallo stesso , presentavo al Pm   richiesta  per essere sottoposto dallo stesso ad interrogatorio, comunicato successivamente anche il  il mio difensore di fiduccia, per avere copia della mia richiesta presentata alla Segreteria del  Pm BELVISI, pagavo con marca da bollo euro 3,10 la mia richiesta, il Pm BELVISI  mi ha fatto convocare assieme al mio avvocato negli Ufficiali di P.G. esclusivamente per essere sentito solo per quello che era successo davanti la mia abitazione con la denunciante ex mio Funzionario. Il Pm BELVISI non mi ha mai sentito come mia richiesta e mi ha inviato prima davanti al Gup e poi il Gup mi ha inviato in processo davanti il Giudice Monocratica CAMASSA.
(troverete la documentazione in merito negli link utili.

Dinanzi il Giudice Monocratica Brignore ho dichiarato:" Come Lei stessa può verificare dagli atti 3019/08 R.G. modello 21 a mio carico, il mio legale aveva documentato tutto quello che avevo subito dal mio ex funzionario, compreso che per quattro anni ed era mio diritto di recarmi alla Casa Circondariale di Trapani a chiedere un atto che dovevo presentare nel processo in cui il procuratore Capo Maccabeo e il Dottor Di Transo mi avevano in giudizio. Per quattro anni quell'ex mio funzionario non mi ha rilasciato quegli atti. Come lei può verificare dagli atti 328 della registrazione sentenza del Giudice CAMASSA, io nella mia manifestazione esibivo quello che avevo subito dal mio ex Funzionario. Il Pm che aveva gli atti, il Giudice CAMASSA che aveva gli atti nella stessa sentenza mi accusano di molestie nei confronti del mio ex. Pertanto se una persona che subisce una violazione dell'articolo 21 della Costituzione, che ha pieno di documentarlo a qualsiasi ordine di giustizia, viene considerato molestia perché lo esibivo al pubblico, vorrei capire se la legge è quella che ho onorato io da 27 anni di servizio è uguale per tutti. Ma bensì se io lo devo pagare perché l'ho mostrato al pubblico, il mio superiore che l'ha VIOLATO che cosa gli spetta per legge? L'ho sempre detto, in tutti i luoghi. ecco perché sono ho detto a quelle persone (magistrati e Giudice) quelle frasi, o meglio dire, "delinquenti, uccidente la persona".
Il Giudice Monocratica Brignone mi risponde: " Signor Picone, adesso lei mi ascolta. Io non ho detto che lei non può documentare, lei può documentare quello che vuole e produrre gli atti, ma la legge quella che lei dichiara di rispettare, mi impone di giudicare per un'accusa specifica. I documenti che lei vuole produrre non attengano a quella accusa".
Oggi mi chiedo e vi chiedo visto che le mie dichiarazione e la mia documentazione non attengano a quella accusa, perché il Giudice Monocratico Brignone  nella sentenza scrive: Ravisandosi, però nelle dichiarazioni del Picone gli estremi del delitto di calunnia nei confronti di diversi Magistrati, alcuni dei quali tuttora in servizio in questa sede, si dispone la trasmissione degli atti rilevanti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta per le determinazioni di competenza.
Non doveva vedere gli atti se le mie dichiarazioni erano veritieri, prima di affermare nei miei confronti che erano calunnie? e non era stato il Giudice stesso che mi aveva detto la legge MI IMPONE DI GIUDICARE PER LE ACCUSE SPECIFICHE?.
Il giudice scrive: P. Q.R. ASSOLVE Picone Giuseppe dal reato ascrittogli perché il fatto non sussiste.
 Visto l'art. 3 31 c.p.c.( notizia di un reato perseguibile di ufficio) dispone la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta per quanto di competenza in ORDINE AL REATO DI CALUNNIA.

Prima di accusare una onesta persona per calunnie agli altri Organi di competenza, è dovere del Magistrato anche tramite l'Ufficiali di P.G. accertare se le dichiarazioni rese dalla persona  addirittura indicando il numero del procedimento di Procura corrispondevano a verità o al falso, cosa che ahimè il Giudice Brignone per la sua superficialità  non ha fatto sulla mia persona.
Nessun cittadino compreso i Magistrati hanno il diritto di fare indagare una persona innocente ingiustamente solo perché ha detto delle verità contro Magistrati, tutti i cittadini che dichiarano calunni alle altre persone ne sono responsabili davanti  la legge dello Stato.

Pertanto, presenterò memoria difensiva documentata al Pm di Caltanissetta per cui sono indagato, presenterò alla Procura di Caltanissetta un esposto documentato contro il Giudice Brignone e invierò raccomandata A/R documentata al CSM dove chiederò la punizione disciplinare nei confronti del Giudice Brignone per avermi innocentemente e ingiustatemente fatto indagare per il reato art. 368 c.p. (Calunnie)

Negli link utili troverete documentazione sentenza inerente al Giudice CAMASSA e documentazione sentenza inerente al Giudice BRIGNONE.




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