In data 12 giugno 2013 mi è stato notificato che sono INDAGATO di cui all'art. 368 del Codice Penale (Calunnie) perché, nelle mie dichiarazione spontanee dinanzi al Giudice Monocratica Brignone di Trapani a suo dire scrive: "INCOLPAVA, PUR SAPENDOLI INNOCENTI, l'ex Procuratore della Repubblica Giacomo Bodero MACCABEO, il Sostituti Procuratori Luciano DI TRANSO e Franco BELVISI, il Giudice Alessandra CAMASSA, tutti in servizio presso al Tribunale di Trapani, del reato di abuso d'ufficio e, segnatamente, accusava i predetti della responsabilità di gravi violazioni di legge portato in un'ingiusta condanna di molestie pronunciata dal Giudice CAMASSA.
Anzitutto premetto che nella mia vita non ho mai calunniato nessuno, anche in quella sede dinanzi al Giudice Monocratico ho dichiarato esclusivamente quello che avevo subito contro il Codice di Procedura Penale art. 364 da parte dell'ex Procuratore Maccabeo e del Sostituto Procuratore Di Transo.
Queste sono state le mie dichiarazioni al Giudice: "come Lei può verificare dagli atti 29/05 modello 21 a mio carico, il Procuratore Capo Maccabeo e il Sostituto Procuratore Di Transo mi hanno interrogato senza che vi era nessun legale presente e mi hanno inviato a giudizio. Preciso che il legale che avevano d'ufficio glielo hanno notificato sei giorni dopo".
Qualsiasi Giudice che onora il proprio delicato lavoro, prima di scrivere e far indagare un onesto cittadino avrebbe verificato se in effetti tutto quello che avevo dichiarato corrispondeva alla verità o al falso, purtroppo, il Giudice Brignore nella Sua Superiorità questo non la fatto, Ecco la motivazione della Sua Decisione sbagliata "INCOLPAVA, PUR SAPENDOLI INNOCENTI".
Chi commette delle violazioni voluti non sono innocenti come afferma il Giudice Brignone, ma sono delle persone scorretti nei confronti del cittadino e della legge.
La documentazione di quello che ho scritto si può visionare nei link utili, nel prossimo vi documenterò in merito al Sostituto Procuratore BELVISI e al Giudice CAMASSA.
Nel tempio della memoria alla ricerca della dignità perduta. Questo blog nasce per raccontare la mia crudele odissea. Ho 60 anni, dopo 27 anni da poliziotto penitenziario ho vissuto e tutt’ora sto passando le pene dell’inferno solo perché volevo onorare il mio lavoro in tutta onestà, come previsto nel regolamento Ministeriale vigente in tutte le carceri Italiane.
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