domenica 15 giugno 2014

CHE DELUSIONE E CHE VERGOGNA NAZIONALE!!!

10 ANNI D'INFERNO E DI MASSACRO

SOLO PERCHÉ IO.........  




STATO IN QUESTI 10 ANNI CHE TI CERCO CHI TI HANNO RAPPRESENTATO E TI RAPPRESENTANO DOVE ERANO E TUTT'OGGI DOVE SONO?????.

PERCHÉ DOVEVA ENTRARE QUEL TELEFONINO CONTRO L'ORDINE DI SERVIZIO MINISTERIALE AL CARCERE DI TRAPANI?????.
PERCHÉ HO DOVUTO SUBIRE SULLA MIA PERSONA ABUSI E VIOLAZIONI DI LEGGE DA PARTE DEI MIEI FUNZIONARI SENZA CHE NESSUNO DELLA MAGISTRATURA E DELLE ISTITUZIONI VUOLE INTERVIENE IN MERITO A QUESTO SCEMPIO?????,

RICORDATEVI........... NON HA VINTO LA LEGALITÀ, HA VITO L'ILLEGALITÀ DI ALCUNI MAGISTRATI DELLA PROCURA E TRIBUNALE PENALE DI TRAPANI.


Denuncia documentata.

AL SIGNOR PROCURATORE CAPO DELLA REPUBBLICA 

PRESSO IL TRIBUNALE DI TRAPANI


OGGETTO: Denuncia – Querela nei confronti di :
Dott.ssa FRANCESCA VAZZANA
attualmente in servizio presso la Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo.
Io sottoscritto ex Assistente Capo della Polizia Penitenziaria Picone Giuseppe, nato a Nicosia (Enna) il 18/08/1959, residente a Trapani, Piazza Generale Scio n° 7.
Signor Procuratore, sono passati ormai otto anni dal mio congedo come poliziotto penitenziario ma purtroppo continuo a subire dello stalking. Espongo di seguito quanto avvenuto il giorno 10/03/2014 presso la Casa Circondariale di Trapani.
Ho ricevuto una raccomandata A/R da parte del Direttore del carcere di Trapani (allegato 1) 
con invito a presentarmi presso la Casa stessa. Giunto sul posto, il mio ex collega di turno in portineria al momento Verme Baldassare mi fa presente che non potevo entrare negli uffici della segreteria in quanto vi era ancora un vecchio ordine di servizio dell'ex Direttore Vazzana Francesca che mi vietava l'ingresso all'interno dell'istituto (allegato 2).

Signor Procuratore, attraverso l'allegato 3  le documento l'ordine di servizio di quel vecchio giorno con le motivazioni che spiegano perche' non potessi entrare. Un trattamento che non si riserva neanche ad un delinquente e che invece e' stato diretto al poliziotto che nella sua carriera e' stato esemplare in servizio.

Signor Procuratore, aspettando con amarezza l'ultima ingiustizia che stavo subendo nella sala d'aspetto, dove era presente tra l'altro un'altra signora, mi raggiungeva la segretaria Polisano per comunicare il provvedimento a mio carico; constatando che non c'era il benche' minimo rispetto per la propria privacy decidevo di non ricevere la comunicazione nella sala d'aspetto in presenza di altre persone affermando che visto che non potevo entrare neanche in segreteria avrebbero poi provveduto loro a farmi la comunicazione presso il mio domicilio.
Signor Procuratore, in breve le documento questo mio calvario che dura ormai da dieci anni. Mentre ero un giorno in servizio presso la seconda porta del carcere di Trapani mi accorgevo che un geometra civile voleva entrare all'interno dell'Istituto con al seguito il telefono portatile. Mi sono opposto a cio' in quanto l' ordine Ministeriale vieta l'entrata in tutte le carceri d'Italia dei telefonini. Soltanto un magistrato per ragioni d'Ufficio puo' ovviare alla regola (allegato (4).

Da lì ho iniziato a subire l'inimmaginabile; il Direttore Vazzana mi disse che “sono una testa di cazzo” (come da allegato 5); 

inoltre ho dovuto subire sia dalla stessa che dal Comandante abuso di potere, violazione dei decreti legislativi della Legge 395/90, violazione della Costituzione e falso scritto dall'ex Direttore Vazzana che posso documentare anche con atti della Procura di Trapani qualora lo ritenesse opportuno.
Signor Procuratore, Le documento come il Direttore Vazzana applicasse in modo preciso le disposizioni sugli ordini di servizio riguardanti il sottoscritto come si evince dagli allegati 2 e 6 

scrivendo nell'allegato 6 “a parziale modifica dell'ordine di servizio n.9 del 14/02/2005 dispone etc..........” e come invece al contrario non rispettava l'ordine ministeriale sui telefonini facendo una semplice disposizione di servizio dove autorizzava tutti i giorni il geometra civile ad accedere all'interno dell'Istituto con il telefonino (allegati 4 e 7).

In tutta questa vicenda prendo atto mio malgrado di come un ordine ministeriale possa non valere nulla e come al contrario un semplice e ingiusto ordine di servizio rimanga contro di me perpetuo in un carcere non permettendo un semplice ritiro di un atto in segreteria una volta convocati..
Dichiaro con la presente che qualora dovessi ricevere altre comunicazioni da parte del carcere di Trapani non andrò a ritirarle in loco bensì aspetterò un invio presso il mio domicilio o in altre sedi..
Faccio presente che in data 19/03/2014 ho ricevuto raccomandata A/R con il provvedimento che mi riguardava (allegato 8).
Nell'allegato 9 Le documento quanto inviato al Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria di Roma.
Signor Procuratore, per tutti quei reati persequibili a QUERELA - DENUNCIA da me esposti in narrazione, CHIEDO la punizione dell'ex Direttore VAZZANA FRANCESCA  responsabile del complotto nei miei riguardi per abusi e stalking sia penalmente che per risarcimento danni.


La presente contiene n.2 pagine e 9 allegati.






Trapani                                                                                                                   IN FEDE


Come si evince dalla documentazione della Procura, la mia denuncia  viene iscritta a Mod. 45 quando invece doveva essere iscritta a Mod. 21 visto che è specifica con nominativo, il PM doveva come suo dovere chiedere al GIP con motivazione la sua richiesta archiviazione ed io dovevo avere la possibilità di eventuale opposizione all'archiviazione da parte del. GIP.
Invece il PM decide di fare tutto da solo è archivia la mia denuncia, addirittura, come si evince dalla documentazione scrive: "Definito da questo PM con archiviazione"NON menzionando come da me richiesto nel 335 le proprie generalità. (Sapeva che avrei pubblicato tutto su internet).

ATTENZIONE - APPELLO AL PM "ANONIMO" DELLA PROCURA DI TRAPANI.
PM se trova un po di tempo, si deve leggere all'interno del mio blog in basso, quello che hanno scritto al riguardo dei telefonini nelle carceri un Assistente Capo della Polizia Penitenziaria del Lazio e un Brigadiere della Finanza.


L'illegalità continua nel  post più vecchio.

8 commenti:

  1. Antonino Salvatore Pizzurro Ricordo benissimo quando facevamo le traduzioni in carcere, lasciavo nel cassetto metallico sia i telefonino, che la pistola, mi sembrava logico succedesse, ma tu sai benissimo caro amico mio che se dovevano fare qualche faore al mafiosetto, queste regole non funzionano, tanto sono i superiori che decidono e guai a chi non si attiene.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Antonio onore a Te per aver scritto la verità quando facevi le traduzioni in carcere. GRAZIE ANTONIO.

      Elimina
  2. Assistente Capo di Polizia Penitenziaria in servizio presso il Lazio...
    Io non ho letto tutte queste carte... quello che so e che posso confermare è che assolutamente è VIETATO introdurre i telefoni cellulari all'interno dei settori detentivi.
    Ora... se la struttura penitenziaria è impostata ad avere la caserma agenti all'interno del muro di cinta (e già quello è grave nel rispetto della nostra dignità di liberi cittadini) bisognerebbe avere un minimo di tolleranza... perche io alloggiato nella mia stanza della caserma HO tutto il diritto di usare il mio telefono cellulare... ma con esso NON posso assolutamente accedere ai settori detentivi.
    Ovviamente non mi esprimo sul comportamento di un "direttore" che dal del "testa di cazzo" ad un assistente capo di polizia giudiziaria nell'espletamento del suo dovere, perche a tale comportamento, oltre che ad essere un gravissimo abuso d'ufficio, perseguibile per ingiuria e vilipendio al corpo di polizia penitenziaria, dimostra la cultura di basso borgo e la totale incompetenza del classico "avvocato mancato" che chissà con quale raccomandazione è riuscito ad arrivare a rivestire tale ruolo.
    Per il resto... non ci dimentichiamo che siamo il paese delle banane.... dove non vince il giusto e l'onestà... ma chi ha più potere.... e con questo... credo di aver detto tutto.
    Tutta la mia stima all'ex collega.

    RispondiElimina
  3. Assistente Capo della Polizia Penitenziaria del Lazio, anzitutto Ti ringrazio per ciò che hai scritto, fa onore a Te e alla divisa che indossi, come tu sai vi era già un Ordine di servizio Ministeriale con divieto assoluto di entrare telefonini all'interno delle carceri d'Italia tranne per i Magistrati per ragioni del proprio ufficio. Quell'Ordine di servizio sui telefonini che riguarda la caserma agenti è subentrato nel carcere di Trapani nel 2000 visto che la caserma si trova dopo la prima portineria del carcere, indipendentemente a questo, era vietato al personale di introdurre telefonini in caserma, inoltre, il Direttore confermava nel suo ordine di servizio il divieto assoluto ad entrare telefonini all'interno dell'Istituto (praticamente oltre la prima portineria dove vi sono i cassetti di sicurezza per depositare i telefonini) tranne per i Magistrati per ragione del proprio Ufficio come Ordine di Servizio Ministeriale..
    Assistente Capo, il geometra civile che ho cercato di bloccare con il telefonino entrava all'interno del carcere di Trapani, addirittura oltre la prima portineria, praticamente dalla seconda portineria del carcere dove io ero di servizio, dove immediatamente si può venire in contatto con detenuti, penso di averti detto tutto.
    Assistente Capo, però una cosa te la devo dire: "GRAZIE" ai miei superiori, ai miei colleghi del carcere di Trapani, tranne qualcuno come sua dichiarazione, "GRAZIE" al Provveditorato della Sicilia, al Dipartimento della Polizia Polizia Penitenziaria di Roma, ad alcuni Magistrati della Procura e Tribunale di Trapani e "GRAZIE" a tutti i Ministri della Giustizia a cui mi sono rivolto, IO SONO RIMASTO "TESTA DI CAZZO", DAL MASSIMO PUNTEGGIO DELLA CLASSIFICA ANNUA DA 30 SONO PASSATO A 14 ED INFINE SONO IL PAZZO D'ITALIA.
    GRAZIE A TE ASSISTENTE CAPO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA DEL LAZIO..

    RispondiElimina
  4. Grazie di cuore per restar vicino a picone c e ne fossero tutti come a voi .

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io dico che ci sono e verranno fuori come questi due esempi di onestà, Grazie per quello che hai scritto nei loro confronti.Ciao.

      Elimina
  5. Grazie a gli ex colleghi della Polizia Penitenziaria,
    per fortuna ancora qualche Uomo all'interno delle Istituzioni è onesto e consapevole dell'ingiustizia perpretata ai danni di un Uomo di Stato come Giuseppe Picone.
    Giuseppe, avrai giustizia, è solo questione di tempo, e poi, finalmente potrai riposarti e goderti la tua vittoria.
    Ti vogliamo tutti bene.
    Scancarello Giuseppe
    Asti

    RispondiElimina
  6. Giuseppe Ti ringrazio per quello che hai scritto per questi onorati ex colleghi della Polizia Penitenziaria e della Finanza, queste loro testimonianze dirette mi danno una gioia immensa, anche perchè, chi onora la propria divisa e sa non rimane in silenzio alle verità. GRAZIE A LORO, GRAZIE A TE GIUSEPPE E GRAZIE A TUTTI..

    RispondiElimina