lunedì 29 dicembre 2014

Ringrazio i Senatori della Repubblica del Movimento Cinque Stelle SANTANGELO , BERTOROTTA , SERRA , PAGLINI , CAPPELLETTI , DONNO , MORONESE , MANGILI , PUGLIA.

Senatore Vincenzo Maurizio SANTANGELO - Portavoce 5 Stelle scrive:
Ieri ho portato all'attenzione del Ministro della Giustizia, la vicenda dell'ex agente Giuseppe Picone in servizio presso la Casa Circondariale di Trapani, che ha fatto solo il suo dovere: rispettare un ordine di servizio !!

Quali demeriti di condotta si possono addebitare ad un uomo, che aveva prestato il proprio servizio sempre con professionalità ?

L'ex agente Giuseppe Picone, aveva sempre operato nel rispetto delle norme vigenti e delle disposizioni a lui ordinate, e per questa diligenza dopo 25 anni di servizio gli era stata riconosciuta la medaglia d’oro.





Questo è il testo dell'interrogazione n. 3-01126 sul sito del Senato:  
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=794719

Questa è l'e-mail inviata al Signor Ministro della Giustizia Orlando, al Signor Presidente della Repubblica, del Consiglio, della Camera e del Senato.

da: Giuseppe Picone <pikeni.picone@gmail.com>a: segreteria.ministro@giustizia.it,
matteo@governo.it, pietro.grasso@senato.it

Presidente della Repubblica. Richiesta completata con successo messaggio ricevuto.
Presidente della Camera. Il messaggio inviato il 20/11/2014 alle ore 07:21 è stato confermato.
data: 20 novembre 2014 07:15


Autorità di Stato, mi chiamo Giuseppe Picone, per 27 anni ho fatto il poliziotto penitenziario e sono una medaglia d'oro al merito di servizio per il mio lavoro svolto come Forza dell'Ordine dello Stato.

Autorità, con la presente Vi porto ha conoscenza della lettera aperta che ho inviato al  Signor Ministro della Giustizia Orlando e che ho pubblicato nel web, così come pubblicherò anche la presente inviata alle Vostre Signorie.

Contenuto: LETTERA APERTA AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA ORLANDO!
Signor Ministro, Lei tramite interrogazione parlamentare presentata nei miei confronti da nove Senatori della Repubblica del Movimento Cinque Stelle, da quattro mesi è stato messo ha conoscenza che i miei ex Funzionari del carcere di Trapani e non solo loro, con abuso sulla mia persona usavano le stesse modalità del Protocollo Farfalla, creato dall'accordo segreto Dap-Sisde contro Legge. 
Signor Ministro, Lei ben mi insegna, chi cerca di nascondere i reati o gli abusi commessi da altre persone, non fa altro che diventare suo complice, questo non lo dico io, lo dice la Legge, ma io penso, Lei prima o poi risponderà ai Senatori del M5S, anche perché, se così non fosse, Lei offenderebbe l'articolo 93 della Costituzione e la formula del suo giuramento da Ministro. Cliccate nel link.  http://gepico.blogspot.com/2014/07/ringrazio-i-senatori-del-movimento-5.html?spref=fb

Autorità di Stato, sperando in una Vostra risposta, Vi ringrazio.

In fede, firmato Giuseppe Picone
91100 Trapani - Sicilia


Questo è il testo documentato con atti dell'interrogazione parlamentare presentata dai Senatori del Movimento Cinque Stelle.

Atto n. 3-01126

Pubblicato il 22 luglio 2014, nella seduta n. 287

SANTANGELO , BERTOROTTA , SERRA , PAGLINI , CAPPELLETTI , 
DONNO , MORONESE , MANGILI , PUGLIA  


- Al Ministro della giustizia. -
Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:
in data 11 giugno 2004 presso la casa circondariale di Trapani, intorno alle 8,30 del mattino, alla seconda porta dell'istituto penitenziario, dove si trovava in servizio Giuseppe Picone (ora ex agente di Polizia penitenziaria), si presentava un geometra civile nella qualità di responsabile dei lavori di ristrutturazione della sezione giudiziaria, il quale richiedeva l'accesso alla seconda porta, dove poteva entrare solo il personale autorizzato per lo svolgimento dei propri compiti, come stabilito da un ordine di servizio emesso dal Ministero della giustizia;
da notizie riportate dall'ex agente Picone, il geometra disponeva di un'autorizzazione di accesso dalla parte esterna dell'istituto, come per gli operai della ditta esecutrice dei lavori, e che lo stesso portava con se un computer e un telefonino portatile, palesemente in contrasto con quanto all'ordine di servizio citato;
relativamente all'uso dei telefoni cellulari all'interno della caserma agenti il Dipartimento amministrazione penitenziaria, Ufficio centrale del personale Div. III Sez. A - Affari generali con nota prot. n. 091480/5.1 del 6 giugno 2000 ha integrato alcune disposizioni già esistenti in materia;a seguito della detta nota la direzione del carcere di Trapani, vista la situazione strutturale dell'istituto, con ordine di servizio n. 175 del 24 giugno 2000, disponeva il divieto assoluto di introdurre i telefoni cellulari oltre la prima porta, eccezion fatta per i magistrati che accedono al penitenziario per ragioni del proprio ufficio;

(Questo è l'ordine di servizio che avevo in data 11 giugno 2004 alla 2° porta)

l'ex agente Picone, in assenza di comando diverso dall'ordine di servizio n. 175 del 24 giugno 2000 e quindi in assenza di autorizzazione scritta di accesso del geometra dalla seconda porta, si rifiutò di far entrare il professionista informandolo che avrebbe potuto farlo accompagnare all'ingresso della parte esterna dell'istituto, come già fatto per gli operai della ditta;

il geometra rispose che altri colleghi lo avevano fatto passare dalla stessa porta e che voleva parlare con il comandante, e pertanto Picone chiamò il sorvegliante capo Salvatore Fragale per metterlo a conoscenza dell'episodio. 
Quest'ultimo, recatosi alla seconda porta, confermò al geometra che in assenza di autorizzazione non si poteva accedere e che per questo motivo lo faceva accompagnare da altro assistente in servizio dalla parte esterna per raggiungere il posto di lavoro, previo passaggio dalla porta autorizzata;

(Questo è la dichiarazione spontanea del Sov. Capo Fragale per i fatti avvenuti con il geometra alla 2° porta prima della data dell'11 giugno 2004, mai sentito da nessuna Autorità)

(Questa è la dichiarazione spontanea del Sov.D'Asta quando in data 11 giugno 2004 mi ero rifiutato di fare entrare il geometra con il telefonino dalla 2° porta. Il Direttore dice rivolto sulla mia persona: "SIETE TESTA DI CAZZO". Rispondo al Direttore: "Sarò testa di cazzo ma io lavoro come ordine di servizio, mai sentito da nessuna Autorità)


detti avvenimenti portarono l'ispettore Maurizio Trotti, comandante di reparto facente funzioni, ad emettere una disposizione di servizio in data 11 giugno 2004, che autorizzava il geometra ad avere accesso alla seconda porta, con la seguente motivazione: "al fine di evitare problematiche e spiacevoli contrattempi, si autorizza con la presente il Geom. (…) (responsabile dei lavori di ristrutturazione della sez. Giudiziaria) a poter accedere dalla seconda portineria per recarsi al suddetto reparto. Comunicasi inoltre che lo stesso, come da precedenti disposizioni, può accedere con al seguito un computer e telefonino in quanto accessori indispensabili in quell'ambito lavorativo. Resta inteso che lo stesso dovrà comunque essere accompagnato da un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria";

(Questo è la disposizione di  servizio avvenuta in data 11 giugno 2004 dopo il mio turno di servizio 6:30 - 12:40 alla 2° porta)

(Questo è quello che ha scritto scorrettamente sulla mia persona il Funzionario Giacinto Siciliano del Dipartimento della polizia penitenziaria di Roma, che dice:"Assolutamente fuori della persecuzione del'interessato, la compressione che come da lui stesso dichiarato per iscritto (2) era stato proprio lui a creare il "contrasto" infilandosi in una inopportuna posizione di vincitori o vinti". Cosa avevo scritto al Vice capo del Dipartimento (2): " In data 11 giugno 2004 di servizio alla seconda porta rappresentavo all'inizio del mio turno lavorativo all'ispettore  Ciaramella di Sorveglianza Genarale che si presentava il Geometra non lo facevo entrare dalla seconda porta".
Lettori, per capire la scorrettezza scritta sulla mia persona dal Funzionario Siciliano, vi basta guardare la documentazione sopracitata porta la stessa data dell'11 giugno 2004 avvenuta dopo il mio turno di servizio, pertanto, in quel luogo quella mattina avevo solo l'Ordine di servizio Ministeriale con assoluto divieto di fare entrare telefonini. L'Ispettore Ciaramella non è stato mai sentito ne dal Funzionario Siciliano ne da nessuna Autorità.

Come si evince dalla seguente documentazione (verbale delle mie dichiarazioni inviato da me stesso al Dipartimento della Polizia penitenziaria di Roma) i telefonini che entravano tutti i giorni CONTRO L'Ordine di servizio Ministeriale al Carcere di Trapani erano DUE, basta leggere l'allegato 23. 
Praticamente due persone civili tramite le loro richieste al Direttore Vazzana entravano tutti i giorni all'interno del carcere con il telefonino, l'unico personale penitenziario che sapeva di tutto ciò, erano solo gli addetti alla 1° Porta (circa10 unità), tutto il restante personale del carcere (più di 300 guardie) NON sapeva niente fino alla data dell'11/06/2004, indipendentemente a questo, tutto il personale penitenziario ha conoscenza dalla data dell'11/06/2004 forse per paura per gli abusi che sono successi sulla mia persona sono rimasti sempre in  profondo silenzio.



In questo video dal minuto 31.40 in poi, si può ascoltare la testimonianza di un mio ex collega della Polizia Penitenziaria sul divieto assoluto di entrare telefonini all'interno delle carceri d'Italia, lo Stesso dice: "Solo il Magistrato può entrare con il telefonino, A TUTTO IL RESTO DEL MONDO E' VIETATO ENTRARE NELLE CARCERI CON IL TELEFONINO".

successivamente ad ulteriori denunce sui fatti accaduti, l'agente Picone, venne sottoposto a test psichiatrici e a relativi controlli nonché sospeso dal servizio;

(Questo è avvenuto l'indomani della riunione sindacale sulla mia persona  con abuso di potere e contro la Costituzione)


(Prima visita medica da parte del Medico del Lavoro "IDONEO ALLE MANSIONE SPECIFICA")

(Dichiarazione spontanea dell'Ispettore che aveva avuto l'ordine del Comandante di portarmi  a visita medica nel medico che indicava il Direttore, mai sentito da nessuna Autorità)

(Seconda visita medica nella stessa giornata "NON IDONEO DI PROSEGUIRE IL SERVIZIO" ed invio all'Ospedale Militare di Palermo)




in seguito fu riammesso in servizio per averli superati,

(Dopo 42 giorni dopo avere espletato visite mediche  Psicologiche e Psichiatrici rientro in servizio)
però dopo avere richiesto di essere reintegrato nel servizio, che aveva conquistato con concorso interno, questo gli fu negato ed assegnato ad altro collega, che in realtà non aveva gli stessi requisiti di Picone. Inoltre, per un'ulteriore reazione legata alla mancata assegnazione al servizio,

(Questa è la relazione di servizio del mio collega che mi accusa che lo volevo aggredire)
(Questa è la dichiarazione spontanea del mio collega che era presente, che dice che io volevo solo parlare con il collega che mi accusa " mai sentito da nessuna Autorità")

(Questo è la punizione "censura"  contro il decreto legislativo 449/92 da  parte del Comandante e Direttore  nella stessa giornata della relazione del mio collega che mi accusava
(Questo è il rapporto disciplinare che mi contesta il Comandante dopo che già mi avevano giudicato colpevole "censura". 
"Visto che il mio collega era un  mio pari grado e non era un mio Superiore, sia il Comandante e sia il Direttore prima di punirmi con l'infrazione della censura, mi dovevano chiedere relazione di servizio in merito i fatti con il mio collega che mi accusava, pertanto entrambi violavano il decreto legislativo 449/92).


(Questo è il decreto Legge 449/92 art. 10. Il mio collega che relazione mi accusa è un mio parigrado e non è un mio capoposto, pertanto, sia Direttore e sia il Comandante  punendomi con abuso hanno violato il decreto di Legge visto che mi dovevano chiedere relazione di servizio sui fatti avuti con il mio collega per poi valutare eventuale rapporto disciplinare nei miei confronti.


l'agente Picone veniva sottoposto ad altri test psicologici,

(Questo è il certificato medico di NON IDONEO AL SERVIZIO " Il Medico nel certificato falsamente scrive che mi sono barricato in una stanza della caserma" Il Medico è lo stesso che già precedentemente mi aveva inviato all'Ospedale Militare di Palermo e con il mio rientro in servizio l'avevo smentito). 

(Questa è la dichiarazione spontanea del mio collega che era presente mentre venivo visitato dal medico, inoltre dichiara che mi sono chiuso con la mia chiave nella stanza della caserma, mai sentito da nessuna Autorità).



(Questa è la dichiarazione spontanea del mio collega che dice: che mi sono chiuso nella stanza della caserma con la mia chiave e che hanno aperto la porta con la forza con altri colleghi, inoltre dichiara che in quella stanza per sei ore non si vede, il Medico che falsamente aveva scritto nel certificato medico che mi ero barricato, non si vede  il Comandate e non si vede il Direttore pur essendo presenti nel carcere, mai sentito da nessuna Autorità).

per poi venir declassato e congedato;




considerato che:
da notizia ANSA del 24 aprile 2014 un telefono cellulare perfettamente funzionante con sim card è stato trovato nel carcere minorile di Nisida a Napoli;
da notizie ANSA del 10 luglio 2014 nel carcere di Torino un telefonino, perfettamente funzionante, è stato trovato nella cella di un detenuto romeno, e si tratta del terzo caso all'interno del penitenziario dopo i due apparecchi rinvenuti dalla Polizia penitenziaria nella precedente settimana;
a Padova, come da notizia del 13 luglio 2014, riportata dal sito web della Polizia penitenziaria, presso l'istituto penitenziario sono stati trovati 8 telefonini e schede sim negli armadietti di alcuni agenti, come emerso dall'indagine condotta dalla squadra mobile coordinata dal pubblico ministero, Sergio Dini, che ha portato all'arresto di 15 persone tra cui 6 secondini accusati di fornire ogni tipo di merce (droga, telefonini, film porno) ai detenuti, ed in particolare ai boss mafiosi in regime carcerario duro, in cambio di soldi e di sostanze stupefacenti;
a seguito di attività investigativa degli organi competenti analoghi episodi nel recente passato hanno portato alla condanna di un assistente capo della Polizia penitenziaria della casa circondariale "Pagliarelli" di Palermo, perché portava in cella telefoni cellulari, schede e persino droga a boss ivi rinchiusi, in cambio di denaro e giocattoli per i propri figli;
dette condotte sono in evidente contrasto con le regole e gli usi vigenti all'interno degli istituti penitenziari, specie perché favoriscono la comunicazione col mondo esterno, in violazione dell'ordinamento penitenziario ex art. 18 e dell'art. 39 del decreto del Presidente della Repubblica n. 230 del 2000;
considerato inoltre che, a quanto risulta agli interroganti:
l'ex agente Giuseppe Picone aveva sempre operato nel rispetto delle norme vigenti e delle disposizioni a lui ordinate e per questa diligenza dopo 25 anni di servizio gli era stata riconosciuta la medaglia d'oro;

a seguito dei fatti accaduti la mattina dell'11 giugno 2004 presso la casa circondariale di Trapani e delle relative richieste di chiarimenti e denunce presentate dallo stesso Picone nei confronti dei superiori dell'istituto carcerario, lo stesso è arrivato a perdere il massimo punteggio di valutazione del servizio da 30 con giudizio ottimo (23 febbraio 2004)

(Questo è il massimo punteggio di 30 OTTIMO che avevo sempre presso in 25 anni di servizio)
(Questo è il punteggio di 23 BUONO, sia Comandante e sia Direttore mi tolgono 7 punti senza che avessi mai sbagliato in servizio)
a 14 con giudizio mediocre (17 marzo 2005).

(Questo è il punteggio di 14 MEDIOCRE, sia Comandante e sia Direttore mi tolgono 9 punti senza che avessi commesso nessuna infrazione in servizio, inoltre, il Direttore scrive falsamente:"tenuto conto dei procedimenti penali e disciplinari a suo carico anche nei confronti della scrivente")



(Ai miei Funzionari del decreto legislativo della legge emanato dal Presidente della Repubblica non interessava per niente, leggete come lo violavano addirittura scrivendo il falso)

Cosa dice il decreto legislativo 443 art. 45 e 48 della Legge 395/90.

ART: 45 (Giudizio complessivo) 

1. L'organo componente ad esprimere il giudizio complessivo di cui agli articoli 46, 47, 48 e 49 può, con adeguata motivazione, variare in più o in meno, nei limiti indicati al comma 6 dell'articolo 44, i punteggi relativi ai singoli elementi di giudizio.
2. Ha altresì  facoltà di attribuire complessivamente due punti al personale che abbia riportato il punteggio previsto per ciascun elemento.
3. L'appartenente al Colpo di polizia penitenziaria, prima di opporre la firma sul modulo con il quale gli è comunicato il giudizio compressivo, prende visione de rapporto informativo.
4. Entro trenta giorni dalla comunicazione può ricorrere alla Commissioni per il personale  del Corpo di polizia penitenziaria, di cui all'articolo 50, con facoltà di inoltrare il ricorso in piego chiuso. 


Articolo 48 (Organo componente alla compilazione del rapporto informativo per il personale in servizio presso gli istituti penitenziaria)

1. Il rapporto informativo, per il personale del Corpo di polizia penitenziaria, in servizio presso gli istituti penitenziari, è compilato:
a) per il personale dei ruoli degli ispettori e dei sovrintendenti, dal direttore dell'istituto, Il giudizio complessivo è espresso dal provveditore regionale;
b) per il personale dei ruoli degli assistenti e dagli agenti, dal funzionario o dall'ispettore o dal sovrintendente dal quale direttamente dipende; il giudizio complessivo è espresso dal direttore dell'istituto.

Come si evince dall'articolo 48, io essendo Assistente Capo facevo parte della lettera b), pertanto il rapporto informativo mi è stato fatto dal mio ex Comandante di Reparto, in questa fase il Direttore come si evince dall'articolo 45, può solo confermare la classifica, oppure aumentarla di due punti.

Il Comandante di Reparto La Torre GIUSEPPE e il Direttore Francesca Vazzana, diminuiscono la mia classifica violando per la seconda volta il decreto legislativo artt. 45 e 48 dell legge 395/90 da punti 23 punti 14, senza che avevo commesso nessuna infrazione, inoltre, il Direttore Vazzana scrive il falso visto che non mi risulta nessun procedimento  penale come atto di Procura  e non avevo nessun provvedimento disciplinari con la Stessa.

Visto che il Provveditorato Regionale della Sicilia non interveniva neanche su questo FALSO scritto sulla mia persona da parte del Direttore Francesca Vazzaza, inviavo raccomandata A/R al Capo del Dipartimento della Polizia Penitenziaria di Roma.

Come si evince dalla seconda pagina, nella documentazione oltre la sentenza della mia assoluzione vi sono gli atti della Procura di Trapani che documentano il FALSO scritto sulla mia persona da parte del Direttore Francesca Vazzana visto che con la stessa NON AVEVO NESSUN PROCEDIMENTO PENALE. 
IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA DI ROMA PUR SAPENDO NON HA MAI INTERVENUTO IN MERITO COME SUO DOVERE E NON HA MAI RISPOSTO ALLA MIA RACCOMANDATA A/R. (Però la raccomandate qualcuno del Dipartimento la ricevuto, chi sa se qualche cellula del Protocollo Farfalla per nasconde il tutto, l'abbia nascosta anche al Capo del Dipartimento di Roma???. Saperlo è semplicissimo, basta chiederlo al Procuratore Aggiunto della Repubblica  presso il Tribunale di Roma Dott. FRANCO IONTA.



e al definitivo congedo dal servizio avvenuto nel maggio 2006;

(In data 31 maggio 2006 vengo congedato dall'ospedale Militare di Palermo "COMPLOTTO DEI MIEI EX FUNZIONARI E DEL MEDICO CHE AVEVA SCRITTO FALSAMENTE NEL CERTIFICATO MEDICO AVEVA   CHE MI ERO BARRICATO, RIUSCITO")

in realtà l'ex agente all'epoca dei fatti si era attenuto, nello svolgimento del proprio servizio, a quanto previsto dall'ordine di servizio vigente, pertanto non contravvenendo ad eseguire ordini superiori;
l'art. 30, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 febbraio 1999, n. 82, sancisce: "Qualora sia indispensabile procedere a successive variazioni del foglio di servizio, le stesse devono essere tempestivamente comunicate al personale interessato dal comandante del reparto o da un suo delegato",
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;
quali atti, nell'ambito delle proprie competenze, intenda porre in essere al fine di verificare se l'ex agente di Polizia penitenziaria, Giuseppe Picone, all'epoca dei fatti in servizio presso la casa circondariale di Trapani, abbia disatteso l'ordine di servizio vigente la mattina dell'11 giugno 2004 ed eventualmente quali demeriti di condotta, nell'espletamento del servizio, possano ascriversi allo stesso;
quali misure, nei limiti delle proprie attribuzioni, intenda adottare per la tutela dell'ex agente, fatte salve le competenze giuridiche degli organi competenti in materia;
se i fatti verificatisi presso la casa circondariale di Trapani possano essere riconducibili a quanto accaduto e denunciato recentemente dalla cronaca nazionale relativamente all'istituto penitenziario di Padova o al "Pagliarelli" di Palermo.

Nel ringraziare nuovamente il Senatore Maurizio Vincenzo Santangelo e tutti gli altri Senatori del M5S, preciso questo, tutti i miei colleghi che mi hanno rilasciato dichiarazione spontanea non sono mai state sentite.
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Ministro della Giustizia Orlando, neanche Lei può entrare con il telefonino nelle carceri.
In questo video, dal minuto 31.40 si può ascoltare la testimonianza in diretta di un mio ex collega della Polizia Penitenziaria sul divieto assoluto di entrare telefonini all'interno delle carceri, lo stesso dice: " Solo il Magistrato può entrare con il telefonino nelle carceri, A TUTTO IL RESTO DEL MONDO E' VIETATO ENTRARE CON IL TELEFONINO.


MENTRE I MIEI FUNZIONARI DEL CARCERE DI TRAPANI FACEVANO ENTRARE IL GEOMETRA TUTTI I GIORNI CON IL TELEFONINO CONTRO L'ORDINE DI SERVIZIO MINISTERIALE.


V E R G O G N A!
















3 commenti:

  1. Finalmente le cose si stanno aggiustando!

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  2. Onore al tuo eroismo. Non ti sei piegato. Hai denunciato. Non ti arrendi. Esempio per tutti gli italiani che vivono di codardia, indifferenza e rassegnazione

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  3. Grazie admajjora, chi si piega al sistema perverso è perdente, io comunque vada non mollo!

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