domenica 25 novembre 2018

QUESTA MEDAGLIA D'ORO RIVUOLE IL SUO VALORE.


FINALMENTE, dopo 14 anni della mia vita che cerco lo Stato, GRAZIE al Signor Ministro Alfonso Bonafede, ho ritrovato quello Stato che cercavo nei suoi principi e nei suoi valori di Democrazia, Legalità e Giustizia.

In data 19 ottobre 2018, al Ministro della Giustizia ho consegnato la mia medaglia d'oro e della documentazione riguardate la mia vicenda di polizziotto penitenziario.


 COSA AVEVO CHIESTO AL  SIGNOR MINISTRO BONAFEDE?


AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA

Alfonso Bonafede

S E D E



Il sottoscritto Giuseppe Picone, nato a Nicosia il 18.08.1959, residente a Trapani, con la presente, fa riferimento alla raccomandata inviataLe in data 02.07.2018, dove rappresentava la sua triste storia, subita in veste di Assistente Capo della Polizia Penitenziaria, in servizio presso la Casa Circondariale di Trapani, che aveva culmine al Senato della Repubblica in data 22.07.2014, dove il senatore Santangelo, unitamente ad altri 8 senatori del M5S, presentava un’interrogazione parlamentare che descriveva la mia vicenda professionale, in ordine al diniego di far accedere presso le carceri, di un telefono cellulare e un computer da parte di persona estranea, e delle conseguenze, negative, patite proprio a causa di quel diniego. Paradossalmente, mentre si scatenava una forma persecutoria nei miei confronti, solamente per aver fatto il mio dovere, in altri istituti penitenziari italiani, diversi miei colleghi venivano arrestati per averne favorito l’ingresso, notoriamente vietato per legge.

Il sottosegretario Manzione, in veste di rappresentante del governo, replicava e in alcuni passaggi, oltre a riferire inesattezze, si spingeva a diffamare il sottoscritto.

Le chiedo, per amore di giustizia, di cui Lei è il garante, di dare seguito a quella interrogazione, assolutamente evasiva, largamente offensiva nei miei riguardi, che non ha reso verità a questa dolorosa vicenda.

A corredo di quanto finora riferito, Le invio la documentazione ufficiale completa, anche per attestarne la veridicità.

Stanco e avvilito da questa assurda e dolorosa vicenda, che sembra non aver fine, con estremo rammarico, le consegno la medaglia d’oro e la relativa pergamena, ottenuta per merito di servizio in qualità di Assistente Capo della Polizia Penitenziaria, unitamente ad un’altra pergamena, attestante il conferimento della croce di bronzo, ottenuta sempre per merito di servizio.

Approfitto per porgerLe deferenti saluti e si pone a Sua completa e totale disposizione per qualsiasi chiarimento in merito, disponibile a raggiungerLa a Roma.

Trapani 18 Ottobre 2018


Tutta la documentazione presentata al Ministro Alfonso Bonafede che ha già delegato gli Uffici di Competenza, riguarda quello che è successo in aula del Senato il 19 febbraio 2015 sulla mia vicenda di poliziotto penitenziario 27 anni di servizio medagla  di brozo e d'oro.




In questi ultimi 4 anni, quasi tutti mi hanno detto: "Le interrogazione parlamentare non servono a NULLA". Io non l'ho pensato mai così, Vi scrivo il perchè, nella mia interrogazione parlamentare presentata a firma di NOVE Senatori del M5S al Senato, contiene una risposta per conto dell'ex Ministro Andrea Orlando tramite il sottosegretario Domenico Manzione e una REPLICA TOTALMENTE DIVERSA del Senatore Maurizio Vincenzo Santangelo del M5S.
CHI DICE LA VERITÀ il sottosegretario Manzione oppure il Senatore Santangelo del M5S??.

Questo è il testo dell'interrogazione parlamentare n. 3-01126 sul sito del Senato, presentata nei miei confronti dai Senatori del Movimento Cinque Stelle:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=794719

AULA DEL SENATO 19 FEBBRAIO 2015


Questo è il testo della risposta da parte del Sottosegretario del Ministero dell'Interno DOMENICO MANZIONE per conto del Ministro della Giustizia Andrea Orlando.
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00903800&part=doc_dc-ressten_rs-gentit_301126veapp-intervento_manzionesottosegretario&parse=no&stampa=si&toc=no


Questo è il video della lettura del Sottosegretario Domenico Manzione e sia della REPLICA da parte del Senatore Vincenzo Maurizio Santangelo del Movimento Cinque Stelle.


1) Il sottosegretario di Stato per l'interno Domenico Manzione al Senato dice: Signora Presidente, in risposta al senatore Santangelo, premetto che sulla vicenda descritta in interrogazione sono stati richiesti i necessari elementi informativi al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Dall'istruttoria compiuta risulta che all'epoca dei fatti menzionati nell'atto ispettivo (istruttoria non compiuta nel carcere di Trapani laddove l'attività ispettiva era stata comandata in loco, ma nel carcere pagliarelli di Palermo) l'ex agente di Polizia Penitenziaria Giuseppe Picone prestava servizio presso l'istituto penitenziario di Trapani. In data 11 giugno 2004, nel corso della normale attività di controllo presso la seconda portineria del reparto carcerario cui era stato destinato, l'assistente Picone veniva avvicinato dal responsabile dei lavori di ristrutturazione della sezione giudiziaria, nella persona del geometra Leo Massimo, e da questi richiesto di accedere al predetto reparto, tempiraniamente chiuso per i lavori in corso, accompagnato (da chi? il geometra civile era giunto alla seconda portineria da solo) da un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria e MUNITO di computer portatile e TELEFONINO, in quanto strumenti NECESSARI (mai visto digitare una tastiera di telefonino per riparare in muratura una parete, un pavimento ecc. ecc.) per l'espletamento del suo incarico. A questa richiesta il Picone opponeva il proprio rifiuto motivandolo in ragione dell'ordine di servizio n. 175 del 24 giugno 2000 che SANCISCE il DIVIETO ASSOLUTO di introdurre i telefonini oltre la prima portineria, ECCEZIONE fatta per i Magistrati che accedono in istituto per ragione del proprio Ufficio. (Il sottosegretario nella sua lettura afferma dell'ordine di servizio n.175 esistente in data 11 giugno 2004).
Per dirimere il CONTRASTO ( di quale contrasto parla il sottosegretario??...VISTO che alla seconda portineria rispettavo l'ordine di servizio n. 175??) giungeva sul posto l'allora direttore dottoressa VAZZANA, accompagnata dal comandante del reparto (il Direttore era da sola) la quale provvedeva ad impartire verbalmente l'ordine al Picone di fare entrare il geometra AUTORIZZANDO contestualmente l'ingresso in reparto delle predette dotazioni strumentali. Nonostante l'ordine verbale, il Picone reiterava il proprio comportamento ostativo, richiamando NUOVAMENTE i contenuti dell'ordine di servizio n. 175 del 24 giugno 2000 che, A SUO DIRE NON AMMETTE ECCEZIONI. (Se mai a dire dell'ordine di servizio n. 175, il sottosegretario "DIMENTICANDO" TOTALMENTE quello che prima aveva letto sull'ordine di servizio 175, ASSOLUTO DIVIETO eccezione fatta per i Magistrati).

Il Sottosegretario Manzione dice: La vicenda verificatasi a Trapani riguarda, infatti, l'introduzione, peraltro legittimamente autorizzata, di un computer e di un telefono cellulare MOTIVI DI SERVIZIO.
(ALLUCINANTE, io nel carcere di Trapani esercitavo il mio lavoro di poliziotto penitenziario per motivi di servizio come ordine di servizio n. 175 del 24 giugno 2000, il geometra civile NON era un appartenente della polizia penitenziaria e anche che lo fosse stato NON poteva entrare all'interno del carcere con il telefonino come ordine di servizio).

2) Nella replica il Senatore Santangelo del M5S dice: " L'entrata dei delefoni cellulari all'interno delle caserma agenti viene già regolato dal Dipartimento Amministrazione Penitenziaria con una nota che ha protocollo n. 091480/5.1. del 6 giugno 2000. Il carcere di trapani il 24 giugno 2000, la prego di seguirmi in questi brevi passaggi, con l'ordine di servizio n. 175 DECRETA che soltanto ed ESCLUSIVAMENTE i Magistrati possono fare ingresso all'interno della seconda porta del carcere di Trapani. L' Agente Picone ha rispettato un ordine di servizio PRECISO e null'altro ordine di servizio esisteva prima che si presentasse il geometra presso il carcere di Trapani PRETENDENDO di entrare con un telefono e un computer portatile. L'Agente Picone non ha fatto altro che il proprio DOVERE ecc. ecc.". 
(In tutto ciò io aggiungo: tutt'oggi 2019, nelle carceri il telefonini lo può entrare solo il Magistrato per ragione del proprio Ufficio. Copia dell'ordine di servizio n. 175 del 24 gennaio 2000).

3) il sottosegretario Manzione dice: Giova in proposito precisare che, con riferimento alla vicenda trattata, non è stata rinvenuta agli atti nessuna relazione di servizio a firma del Picone, né risulta che dai descritti avvenimenti dell'11 giugno 2004 per il Picone siano scaturite conseguenze disciplinari o giudiziarie, né tanto meno che, in conseguenza degli accadimenti descritti, vi sia stato un invio del medesimo alla commissione medica ospedaliera per l'accertamento delle sue condizioni psichiche. (Al Manzione NON risulta la violazione dei sani principi dell’articolo 21 della Costituzione da parte del mio ex Funzionario FRANCESCA VAZZANA per una riunione sindacale). Visita medica Prot. N° 11669.

4) Il Senatore Santangelo invece dice: Successivamente a una riunione sindacale - ricordiamo che lo stesso Picone era rappresentante sindacale - sono stati previsti dall'amministrazione dei test psicologici. Va allora chiamato in causa l'articolo 21 della Costituzione, a proposito della libertà di espressione e di parola.

5) Il sottosegretario Manzione dice: Risultano invece agli atti della competente direzione diverse segnalazioni riguardanti il Picone, indirizzate alla commissione medico-ospedaliera sia in epoca precedente alla data dell'11 giugno 2004 che in epoca successiva. Dall'ultima di tali segnalazioni è scaturito a carico del Picone il provvedimento di dispensa dal servizio per infermità NON dipendente da causa di servizio, disposto a decorrere dal 31 maggio 2006 su parere della commissione medica ospedaliera di Palermo.


Come si evince da questo verbale datato 03/03/2005, risulta oltre la patologia psichiatrica che è SI per dipendenza per causa di servizio.

Come si evince da questo verbale datato 06/05/2005, risulta oltre la patologia psichiatrica che è SI per dipendenza per causa di servizio.


Come si evince da questo verbale datato 06/08/2005, risulta oltre la patologia psichiatrica che è SI per dipendenza per causa di servizio.







Come si evinde da questo verbale DEFINITIVO dell'Ospedale Militare di Palermo SULLA MIA PERSONA, datato 31/05/2006, risulta al PUNT O3 la stessa patologia dei precedenti verbali. Inoltre, risulta nel secondo PUNTO 3 che già in data 02/11/2002, per patologia NOTE D'ANSIA mi era stata riconosciuta dall'Ospedale di Palermo la dipendenza SI per causa di servizio.
 
(ALLUCINANE. Al sottosegretario Domenico Manzione risulta che sono stato congedato dall’Ospedale Militare di Palermo, guarda caso, al sottosegretario Manzione NON risulta che, l’Ospedale Militare di Palermo mi ha congedato SI per infermità DA CAUSA DI SERVIZIO.


6) Il sottosegretario Manzione dice: Rilevo peraltro che il Picone, nel corso della propria carriera, è stato più volte destinatario di segnalazioni causate dalle relazioni, spesso conflittuali e tese, con gli altri operatori penitenziari. Tali segnalazioni non sono mai sfociate nell'assunzione da parte dell'amministrazione di provvedimenti disciplinari a suo carico. (Il sottosegretario Manzione MI DIFFAMA al Senato pur leggendo che NON ho nessuna infrazione disciplinare in tutta la mia carriera).  AGGHIACCIANTE !!!


 7) Il sottosegretario Manzione dice: Per completezza segnalo che avverso i rapporti informativi degli anni 2004 e 2005 il Picone ha presentato ricorso: il primo è stato respinto nel merito,



(Se la Commissione ex Articolo 50 faceva il proprio lavoro con onestà, sicuramente avrebbe visto che il Direttore Francesca Vazzana aveva VIOLATO sulla mia persona il Decreto Legislativo 30 ottobre 1992, n.443. Ordinamento del personale del Corpo di polizia penitenziaria, a norma dell'art. 14, comma 1 della Legge 15 dicembre1990 n. 395. Articolo 45 Giudizio complessivo e l'articolo 48 lettera b).
 
il secondo è stato respinto perché presentato fuori termine.

8) Il Senatore Santangelo invece dice: Signor Sottosegretario, per entrare nel merito della lettura della risposta, il signor Picone il 30 giugno del 2004, solo qualche mese prima, ottiene una valutazione di servizio che è 30, cioè il massimo. Meglio di come lui svolgeva il suo lavoro non si poteva fare. Ci sono delle valutazioni precise. Il 17 marzo questa valutazione diventa 14. Tutto quello che lei ha detto, in merito alle sue comunicazioni e ai test psicologici che sono stati effettuati, non corrisponde agli atti in possesso del sottoscritto.


(PRATICAMENTE, il Direttore Francesca VAZZANA per DUE anni di seguito ha VIOLATO sulla mia persona il Decreto Legislativo 30 ottobre 1992, n.443. Ordinamento del personale del Corpo di polizia penitenziaria, a norma dell'art. 14, comma 1 della Legge 15 dicembre1990 n. 395. Articolo 45 Giudizio complessivo e l'artico 48 lettera b.TOGLIENDOMI, il primo anno 4 PUNTI, il secondo anno 5 PUNTI  senza nessun diritto a farlo. Il PROVVEDITORATO DELLA SICILIA, IL DIPARTIMENTO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA E LA COMMISSIONE EX ARTICOLO 50 TUTTI HA CONOSCENZA DELLA GRAVITA', NESSUNO DI LORO INTERVIENE. TANTO E' VERO CHE, il Direttore FRANCESCA VAZZANA già nascosta dai Vertici nel primo giudizio anno, nel secondo giudizio annuo ADDIRITTURA scrive il FALSO sulla mia persona, VISTO che con la stessa Francesca VAZZANA come atti della Procura di Trapani NON MI RISULTAVA NESSUN PROCEDIMENTO PENALE).




Come si evince dalla relazione del Vicario Gianfranco DE GESU, oggi Provveditore della Sicilia della Polizia Penitenziaria, lo stesso CONFERMA lo stesso FALSO del Direttore Francesca VAZZANA sui i perocedimenti penali. Scrive: "e a denunce penali da parte di quest'ultimo".

(SICURAMENTE chi legge si sta chiedendo che anche il Comandante Giuseppe LA TORRE nel giudizio annuo ha scritto che avevo procedimenti penali anche con lui. E' vero, ma già il Giuseppe LA TORRE mi aveva condannato VIOLANDO i sani principi dell'articolo 27 della Costituzione, VISTO che dal  Giudice sono stato ASSOLTO). SCONVOLGENTE !!!



Io penso che i delinquenti NON dovrebbero fare parte delle divise oneste dello Stato, TANTO E' VERO che, per le loro SCORRETTEZZE E FALSITA' scritte sulla mia persona, ho anche PERSO il grado di Vice Sovrintedente che mi ero meritato nei miei anni di servizio per anzianità. 

9) Il Senatore Santangelo nella sua conclusione dice: Mi accingo a concludere, signor Presidente, onorevoli cittadini e signor Sottosegretario, dicendo a tutti che «Giuseppe Picone sono io! Sono un ex agente penitenziario, prima medaglia di bronzo perché ho svolto e operato nel rispetto delle norme vigenti per ben venti anni, poi sono anche una medaglia d'oro!». Signori, stiamo parlando di una persona che è stata insignita della medaglia d'oro e che da oltre dieci anni sta chiedendo a tutti risposte - credetemi - e nessuno ha ritenuto di dargliene. L'unica questione positiva, signor Sottosegretario, è quella di aver dato finalmente una risposta, anche se a parer mio assolutamente NON accettabile nei contenuti, a un cittadino italiano che sta portando avanti delle istanze da oltre dieci anni. Nessuno deve rimanere indietro e allora, affinché venga ristabilita la verità dei fatti, signor Sottosegretario, RIMANGO a disposizione per poter fare finalmente chiarezza nei confronti di un uomo, che - ripeto - è stato insignito della medaglia d'oro per il proprio lavoro: si chiama Giuseppe Picone.




Cari lettori, avete capito CHI al Senato NON ha detto la verita'??....Tranquilli lo scrivo io, la verità al Senato NON la detta il sottosegretario DOMENICO MANZIONE.

Inoltre a tutto ciò, in merito alla mia vicenda ho una verità che nascondo da 14 anni della mia vita perchè non avevo trovato lo Stato. Per portare fuori anche questa verità, per me impotantissima, per conto del Signor Ministro Alfonso Bonafede ho bisogno dell'aiuto del Capo del Dipartimento della Polizia Penitenziaria il Dott. Francesco Basentini.
 

UN MIO PENSIERO per la Direttrice Francesca VAZZANA e altri, lo so, le mie denunce contro di Voi sono state archiviate oppure prescritte. Ma una cosa è certa, il Decreto Legislativo sulle infrazioni disciplinari gravi commessi NON hanno nessuna prescrizione.

D.Lss. 30-10-1992 n.44

Determinazione delle sanzioni disciplinari per il personale del Corpo di polizia penitenziaria e per la regolamentazione dei relativi procedimenti, a norma dell'art. 21, comma 1, della legge 15 dicembre 1990, n. 395. Pubblicato nella Gazz. Uff. 20 novembre 1992, n. 274, S.O.
6. La destituzione è disposta con decreto  del Direttore Generale del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, previo giudizio del consilio centrale di disciplina.

7 commenti:

  1. buongiorno ti dico solo che fra qualche giorno andro' in carcere grazie a bodero maccabeo sono un ex maresciallo dei carabinieri e sto subendo la tua stessa ingiustizia....ti capisco

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    1. Ti capisco e condivido a pieno il tuo motivato sconcerto sono un ex maresciallo anch'io con ben 32 anni di servizio condannato con una sentenza ricostruita in ogni minimo dettaglio peccato basata esclusivamente su ipotesi e deduzioni grazie all'evidente e lacunosa inchiesta giudiziaria da parte di colleghi della P.g. sentenza passata ingiudicata secondo l'arma poiche sospeso dal servizio precedentemente e privo di fondi x ricorrere in cassazione ho accettato a malincuore la sopraggiunta prescrizione

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    2. La mia costrizione nell accettare la prescrizione a seguito dell indetta inchiesta formale e del giudizio della commissione di disciplina non esclusivamente basata sulla condanna infertami ma per alcuni miei precedenti disciplinari antecedenti e susseguitisi ai fatti per cui processo di cui mi e stata inibita la cancellazione seppur trascorsi i due anni mi hanno ritenuto immeritevole del grado venendo meno la fiducia accordatami dai superiori "ECCELLENTE" (poco prima dell intrapresa inchiesta penale ) e il danno di immagine recato alle forze armate

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    3. mi hanno degradato e congedato senza diritto alcuno in quanto non ho raggiunto l eta contributiva e anagrafica necessaria senza diritto ad alcun sussidio poiche ex dipendente pubblico con contratto a tempo indeterminato trattamento di fine rapporto oggetto di pignoramento praticamente abbandonandomi a Me stesso col preciso intento nel costringermi a delinquere per poter sopravvivere ovviamente giusto per far capire quale considerazione nutrono di Noi lo Stato e la nostra Amministrazione di appartenenza e poi millantiamo giustizia ma di cosa stiamo parlando anch io ho ricevuto la croce d argento e quella d oro ma il danno morale e lo scocerto umano per un trattamento cosi scellerato e disumano non c e medaglia che lo possa pacare o giustificare. Abbiamo avuto un comandante generale indagato e rinviato a giudizio un caso cucchi scabroso e quali provvedimenti hanno adottato nel primo caso un prolungamento di un anno nel secondo depistaggi e calunnie.....Giuseppe Fornaro ex maresciallo capo nell arma dei carabinieri c.i.p.703554EE a scanso di equivoci

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    5. Giuseppe, quando ho avuto qualche possibilità fra le persone, ho sempre detto che io sono una formica di tante formiche che in questo paese viviamo le ingiustizie. Ogni vicenda ha in comune la stessa sofferenza. Ti capisco e mi dispiace tantissimo. Un abbraccio.

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