martedì 20 novembre 2018

LE LORO IDEE CAMMINANO SULLE NOTRE GAMBE.

FINALMENTE, dopo 14 anni della mia vita che cerco lo Stato, GRAZIE al Ministro della Giustizia ALFONSO BONAFEDE ho ritrovato quello Stato che cercavo nei Suoi sani valori di Democrazia, Legalità e Giustizia.



In data 19 ottobre 2018, al Ministro della Giustizia ho consegnato la mia medaglia d'oro e della documentazione riguardate la mia vicenda di polizziotto penitenziario.
Tutta la documentazione presentata al Ministro Alfonso Bonafede che ha già demandato agli Uffici di Competenza, riguarda quello che è successo in aula del Senato sulla mia vicenda di poliziotto penitenziario 27 anni di servizio medagla  di brozo e d'oro.


Questo è il testo dell'interrogazione parlamentare n. 3-01126 presentata al Senato nei miei confronti al dai Senatori del Movimento Cinque Stelle sul sito del Senato:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=794719

AULA DEL SENATO 19 FEBBRAIO 2015

Questo è il testo della risposta da parte del Sottosegretario del Ministero dell'Interno DOMENICO MANZIONE per conto del Ministro della Giustizia Andrea Orlando.
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00903800&part=doc_dc-ressten_rs-gentit_301126veapp-intervento_manzionesottosegretario&parse=no&stampa=si&toc=no

Questo è il video della lettura sia della risposta del Sottosegretario MANZIONE e sia della REPLICA da parte del Senatore Vincenzo Maurizio Santangelo del Movimento Cinque Stelle.


In questi quasi ultimi 4 anni, quasi tutti mi hanno detto: "Le interrogazione parlamentare non servono a NULLA". Io non l'ho pensato mai così.
Vi scrivo il perchè, nella mia interrogazione parlamentare presemtata a firma di NOVE Senatori del M5S al Senato, contiene una risposta per conto dell'ex Ministro Andrea Orlando tramite il sottosegretario Domenico Manzione e una replica TOTALMENTE DIVERSA dal Senatore Maurizia Vincenzo Santangelo del M5S.


CHI DICE LA VERITÀ il sottosegretario Manzione oppure il Senatore Santangelo??.


1) Il segretario Domenico Manzione dice: Dall'istruttoria compiuta risulta che all'epocaa dei fatti menzionati nell'atto ispettivo (no nel carcere di Trapani laddove l'attività ispettiva era stata comandata in loco, ma nel carcere pagliarelli di Palermo) l'ex agente di Polizia Penitenziaria Giuseppe Picone prestava servizio presso l'istituto penitenziario di Trapani. In data 11 giugno 2004, nel corso della normale attività di controllo presso la seconda portineria del reparto carcerario cui era stato destinato, l'assistente Picone veniva avvicinato dal responsabile dei lavori di ristrutturazione della sezione giudiziaria, nella persona del geometra Leo Massimo, e da questi richiesto di accedere al predetto reparto, tempiraniamente chiuso per i lavori in corso, accompagnato (da chi? era giunto alla seconda portineria da solo) da un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria e MUNITO di computer portatile e TELEFONINO, in quanto strumenti NECESSARI (mai visto digitare una tastiera di telefonino per riparare in muratura una parete, un pavimento ecc. ecc.) per l'espletamento del suo incarico. A questa riciesta il Picone opponeva il proprio rifiuto motivandolo in ragione dell'ordine di servizio n. 175 del 24 giugno 2000 che SANCISCE il DIVIETO ASSOLUTO di introdurre i telefonini oltre la prima portineria, ECCEZIONE fatta per i Magistrati che accedono in istituto per ragione del proprio Ufficio. (Il sottosegretario afferma dell'ordine di servizio n.175 esistente).
Per dirimere il CONTRASTO (quale contrasto visto che alla seconda portineria rispettavo l'ordine di servizio n. 175?) giungeva sul posto l'allora direttore dottoressa VAZZANA, accompagnata dal comandante del reparto (era da sola) la quale provvedeva ad impartire verbalmente l'ordine al Picone di fare entrare il geometra AUTORIZZANDO contestualmente l'ingresso in reparto delle predette dotazioni strumentali. Nonostante l'ordine verbale, il Picone reiterava il proprio comportamento ostativo, richiamando NUOVAMENTE i contenuti dell'ordine di servizio n. 175 del 24 giugno 2000 che, A SUO DIRE NON AMMETTE ECCEZIONI. (Se mai a dire dell'ordine di servizio n. 175, il sottosegretario "DIMENTICA" TOTALMENTE quello che prima aveva letto dell'ordine di servizio 175, ASSOLUTO DIVIETO eccezione fatta per i Magistrati).


2) Nella replica il Senatore Santangelo del M5S dice: " L'entrata dei delefoni cellurari all'interno delle caserma agenti viene già regolato dal Dipartimento Amministrazione Penitenziaria con una nota che ha protocollo n. 091480/5.1. del 6 giugno 2000. Il carcere di trapani il 24 giugno 2000, la prego di seguirmi in questi brevi passaggi, con l'ordine di servizio n. 175 DECRETA che soltanto ed ESCLUSIVAMENTE i Magistrati possono fare ingresso all'interno della seconda porta del carcere di Trapani. L' Agente Picone ha rispettato un ordine di servizio PRECISO e null'altro ordine di servizio esisteva prima che si presentasse il geometra presso il carcere di Trapani PRETENDENDO di entrare con un telefono e un computer portatile. L'Agente Picone non ha fatto altro che il proprio DOVERE ecc. ecc.". In tutto ciò io aggiungo: tutt'oggi 2018, nelle carceri il telefonini lo può entrare solo il Magistrato per ragione del proprio Ufficio. Copia dell'ordine di servizio n. 175 del 24 gennaio 2000.

3) il sottosegretario Manzione dice: Giova in proposito precisare che, con riferimento alla vicenda trattata, non è stata rinvenuta agli atti nessuna relazione di servizio a firma del Picone, né risulta che dai descritti avvenimenti dell'11 giugno 2004 per il Picone siano scaturite conseguenze disciplinari o giudiziarie, né tanto meno che, in conseguenza degli accadimenti descritti, vi sia stato un invio del medesimo alla commissione medica ospedaliera per l'accertamento delle sue condizioni psichiche. (Al Manzione NON risulta la violazione dei sani principi dell’articolo 21 della Costituzione da parte del mio ex Funzionario fRANCESCA VAZZANA per una riunione sindacale). Visita medica.
4) Il Senatore Santangelo invece dice: Successivamente a una riunione sindacale - ricordiamo che lo stesso Picone era rappresentante sindacale - sono stati previsti dall'amministrazione dei test psicologici. Va allora chiamato in causa l'articolo 21 della Costituzione, a proposito della libertà di espressione e di parola.

5) Il sottosegretario Manzione dice: Risultano invece agli atti della competente direzione diverse segnalazioni riguardanti il Picone, indirizzate alla commissione medico-ospedaliera sia in epoca precedente alla data dell'11 giugno 2004 che in epoca successiva. Dall'ultima di tali segnalazioni è scaturito a carico del Picone il provvedimento di dispensa dal servizio per infermità non dipendente da causa di servizio, disposto a decorrere dal 31 maggio 2006 su parere della commissione medica ospedaliera di Palermo. (Al Manzione risulta che sono stato congedato dall’ospedale militare di Palermo, guarda caso, al Manzione NON risulta che, l’ospedale militare di Palermo mi ha congedato SI PER INFERMITA’ DA CAUSA DI SERVIZIO.  Verbale dell'ospedale Militare di Palermo del 31 maggio 2006).
6) Il sottosegretario Manzione dice: Rilevo peraltro che il Picone, nel corso della propria carriera, è stato più volte destinatario di segnalazioni causate dalle relazioni, spesso conflittuali e tese, con gli altri operatori penitenziari. Tali segnalazioni non sono mai sfociate nell'assunzione da parte dell'amministrazione di provvedimenti disciplinari a suo carico. (Il Manzione MI DIFFAMA al Senato pur leggendo che NON ho nessuna infrazione disciplinare in tutta la mia carriera).

7) Il sottosegretario Manzione dice: Per completezza segnalo che avverso i rapporti informativi degli anni 2004 e 2005 il Picone ha presentato ricorso: il primo è stato respinto nel merito,

(Se la Commissione ex Articolo 50 faceva il proprio lavoro con onestà, sicuramente avrebbe visto che il Direttore Francesca Vazzana aveva VIOLATO sulla mia persona il Decreto Legislativo 30 ottobre 1992, n.443. Ordinamento del personale del Corpo di polizia penitenziaria, a norma dell'art. 14, comma 1 della Legge 15 dicembre1990 n. 395. Articolo 45 Giudizio complessivo e l'artico 48 lettera b).
 
 il secondo è stato respinto perché presentato fuori termine.

8)Il Senatore Santangelo invece dice: Signor Sottosegretario, per entrare nel merito della lettura della risposta, il signor Picone il 30 giugno del 2004, solo qualche mese prima, ottiene una valutazione di servizio che è 30, cioè il massimo. Meglio di come lui svolgeva il suo lavoro non si poteva fare. Ci sono delle valutazioni precise. Il 17 marzo questa valutazione diventa 14. Tutto quello che lei ha detto, in merito alle sue comunicazioni e ai test psicologici che sono stati effettuati, non corrisponde agli atti in possesso del sottoscritto. ( Il Senatore legge la documentazione che ha in possesso.)
(PRATICAMENTE, il Direttore Francesca VAZZANA per DUE anni di seguito ha VIOLATO sulla mia persona il Decreto Legislativo 30 ottobre 1992, n. 443. Ordinamento del personale del Corpo di polizia penitenziaria, a norma dell'art. 14, comma 1 della Legge 15 dicembre1990 n. 395. Articolo 45 Giudizio complessivo e l'artico 48 lettera b.TOGLIENDOMI, il primo anno 4 PUNTI, il secondo anno 5 PUNTI  senza nessun diritto a farlo. Il PROVVEDITORATO DELLA SICILIA, IL DIPARTIMENTO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA E LA COMMISSIONE EX ARTICOLO 50 TUTTI HA CONOSCENZA, NESSUNO DI LORO INTERVIENE. TANTO E' VERO CHE, il Direttore FRANCESCA VAZZANA già nascosta dai Vertici nel primo giudizio annuo, nel secondo giudizio ADDIRITTURA scrive il FALSO sulla mia persona, VISTO che con la stessa VAZZANA come atti della Procura di Trapani NON MI RISULTAVA NESSUN PROCEDIMENTO PENALE ).

Come si evinc dalla relazione del Vicario Gianfranco DE GESU, oggi Provveditore della Sicilia della Polizia Penitenziaria, CONFERMA lo stesso FALSO del Direttore Francesca VAZZANA sui i perocedimenti penali. Scrive: "e a denunce penali da parte di quest'ultimo".

(SICURAMENTE chi legge si sta chiedendo che anche il Comandante Giuseppe LA TORRE nel giudizio annuo ha scritto che avevo procedimenti penali anche con lui. E' vero, ma già il LA TORRE mi aveva condannato VIOLANDO i sani principi dell'articolo 27 della Costituzione, VISTO che dal  Giudice sono stato ASSOLTO).
 

Io penso che i delinquenti NON dovrebbero fare parte delle divise oneste dello Stato, TANTO E' VERO che per le loro SCORRETTEZZE E FALSITA' sulla mia persona, ho anche PERSO il grado di Vice Sovrintedente.

9) Il Senatore Santangelo nella sua conclusione dice: Mi accingo a concludere, signor Presidente, onorevoli cittadini e signor Sottosegretario, dicendo a tutti che «Giuseppe Picone sono io! Sono un ex agente penitenziario, prima medaglia di bronzo perché ho svolto e operato nel rispetto delle norme vigenti per ben venti anni, poi sono anche una medaglia d'oro!». Signori, stiamo parlando di una persona che è stata insignita della medaglia d'oro e che da oltre dieci anni sta chiedendo a tutti risposte - credetemi - e nessuno ha ritenuto di dargliene. L'unica questione positiva, signor Sottosegretario, è quella di aver dato finalmente una risposta, anche se a parer mio assolutamente NON accettabile nei contenuti, a un cittadino italiano che sta portando avanti delle istanze da oltre dieci anni. Nessuno deve rimanere indietro e allora, affinché venga ristabilita la verità dei fatti, signor Sottosegretario, RIMANGO a disposizione per poter fare finalmente chiarezza nei confronti di un uomo, che - ripeto - è stato insignito della medaglia d'oro per il proprio lavoro: si chiama Giuseppe Picone.






Cari lettori, avete capito CHI al Senato NON ha detto la verita'??.....Tranquilli lo scrivo io, la verità al Senato NON la detta il sottosegretario DOMENICO MANZIONE.

UN MIO PENSIERO per la Direttrice Francesca VAZZANA e altri, lo so, le mie denunce contro di Voi sono state archiviate oppure prescritte. Ma una cosa è certa, il Decreto Legislativo sulle infrazioni disciplinari gravi commessi NON hanno nessuna prevista prescrizione.

D.Lgs. 30-10-1992 n. 449
Determinazione delle sanzioni disciplinari per il personale del Corpo di polizia penitenziaria e per la regolamentazione dei relativi procedimenti, a norma dell'art. 21, comma 1, della legge 15 dicembre 1990, n. 395. Pubblicato nella Gazz. Uff. 20 novembre 1992, n. 274, S.O.
6. La destituzione è disposta con decreto del Direttore generale del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, previo giudizio del consiglio centrale di disciplina.




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